sabato 23 ottobre 2021


ESERCIZI DI ATTIVAZIONE MUSCOLARE 












Ciao amici, iniziare bene una sessione di allenamento può fare veramente la differenza: scopriamo come in questo video realizzato dal Fisioterapista del UBC Volleyball Travis Dodds, all’interno del quale potrete visionare degli esercizi posturali, di stretching e attivazione muscolare, da utilizzare come riscaldamento e prevenzione agli infortuni. Spero, come sempre che i post siano di vostro interesse. Arrivederci e buona pallavolo a tutti.

Stefano Lorusso







 


domenica 19 settembre 2021


 CIRCUIT TRAINING 







Buongiorno amici e colleghi, oggi vi propongo un video realizzato dalla società A.S.D DREAM TEAM ROMA , che ha come tema il CIRCUIT TRAINING .L’allenamento a circuito (in inglese: circuit training  è un tipo di allenamento sia con sovraccarico sia a corpo libero, eseguito a circuito, ovvero svolgendo serie di esercizi multipli usando ripetizioni medio-alte, basse intensità, senza pause, o con pause molto brevi tra gli esercizi.

I vantaggi dell'allenamento a circuito sono principalmente legati ad uno stimolo sul miglioramento della forza, dell'ipertrofia, della resistenza muscolare, e della capacità aerobica in un'unica sessione di allenamento, riuscendo a generare i benefici tipici dell'allenamento anaerobico e aerobico, seppure in maniera generalmente inferiore se comparato ai rispettivi metodi tradizionali.

Buona visione.

Stefano Lorusso.




 

domenica 29 agosto 2021


GIOCA CON NOI


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lunedì 23 agosto 2021

 ORGANIZZAZIONE E PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITÀ AGONISTICA 




Ciao amici, con l’avvicinarsi della nuova stagione agonistica, vi propongo un video realizzato dalla Federazione italiana Pallavolo Comitato Regionale Veneto , dal tema “Organizzazione e programmazione dell’attività agonistica Per squadre partecipanti ai campionati territoriali“


Per  rispondere  efficacemente  agli  obiettivi  di  miglioramento  delle  performance  negli sport individuali e di squadra,  l’allenamento dei giochi sportivi dovrà essere  ben  organizzato  e  sufficientemente  complesso. L’allenamento  della pallavolo è  un  processo  specializzato  a  medio - lungo  termine  che  si avvale   dello sviluppo fisico e tecnico  dei  giocatori.  Sebbene  la  forma  fisica  non  sia  l’obiettivo  principale diventa la  base  solida  sulla  quale  si costruisce un percorso efficace per l’apprendimento e la Performance singola e di squadra. L’allenamento  a medio e lungo  termine  deve  necessariamente  raggiungere una forma specifica d’adattamento. Questa è  definita abitualmente “capacità di performance”. Il corpo dell’atleta si adatta a degli sforzi  importanti e ripetuti a carattere generale e specifico. Un tale adattamento determina delle modificazioni in  diverse funzioni corporee e nella muscolazione delle parti del corpo, utili ad un corretto apprendimento delle tecniche di gioco.


Stefano Lorusso






lunedì 9 agosto 2021

LA TEORIA EMPIRISTICA DI VON HELMHOZ


Buon giorno amici, anche se in vacanza, durante i momenti di studio colgo l’occasione per aggiornare il Blog e arricchirlo di nuovi spunti, in questo caso teorici per una continua formazione e divulgazione di trattati scientifici e proposte pratiche. Oggi vi presento una teoria che tratta dell’importanza dell’esperienza nell’elaborazione di ” un’ipotesi inconscia “, con riferimento ad una risposta, ” nel nostro caso motoria “. Il termine Empirico, derivante dal latino ” empiricus, a sua volta dal greco Esperia, relativo all’ esperienza. Sotto il profilo metodologico, sappiamo l’importanza di fornire, soprattutto in età evolutiva, una serie di proposte diversificate atte a a accrescere il bagaglio motorio dei bambini. Sappiamo inoltre che a parità di capacità motorie ” coordinative e condizionali “, solo chi presenta migliori risultati in capacità specifiche per un particolare sport, ottiene migliori performance in attività di eccellenza. Come sempre vi invito a fornirmi dei feedback, con commenti o richieste per un migliore contributo formativo. A presto.
Stefano Lorusso.




Uno dei primi studiosi a occuparsi della percezione fu Hermann von Helmholtz |’autore, che condusse diverse indagini su tale fenomeno e in particolare sulla percezione visiva, arrivando a formulare la teoria ovvero esperienziale. Tale teoria della percezione fu proposta da Von Helmoltz. In accordo con tale teoria, la percezione degli oggetti dipende dalle ripetute esperienze con l’ambiente. In particolare, i dati sensoriali forniscono una serie di sensazioni elementari che vengono integrati con altre informazioni tramite meccanismi di associazione.

Tale processo diventa più rapido con la crescita diventando quasi automatico (inferenza inconscia). Secondo von Helmholtz la percezione della realtà è resa possibile grazie all’esperienza che deriva dai nostri contatti con il mondo esterno. La sensazione è l’esperienza soggettiva associata a uno stimolo fisico ed implica la registrazione e la codificazione dell’informazione contenuta nello stimolo da parte degli organi di senso e delle vie neurali.

Questa informazione, codificata in messaggi nervosi, viene inviata al cervello che la decodifica e la analizza sino ad estrarne un’interpretazione significativa: la percezione si riferisce a questi processi e può essere considerata il fine ultimo della sensazione.In altre parole, è sulla base delle nostre conoscenze ed esperienze pregresse che le sensazioni, che arrivano al nostro cervello, in maniera frammentata e non elaborata, vengono poi associate tra di loro e integrate.

Esempio: è a partire dalla nostra esperienza che unifichiamo le caratteristiche che percepiamo di un oggetto: piatto, di forma rettangolare, sferico, con diversi elementi che lo compongono delle  a cui siamo in grado di attribuire un significato.

Secondo tale teoria le nostre percezioni sono ipotesi, previsioni di ciò che potrebbe accadere in una determinata situazione derivanti da esperienze pregresse registrate a livello inconscio. Helmholtz chiama tali ipotesi inferenze inconsce: i segnali sensoriali essendo sono parziali e incompleti, la nostra mente compie, grazie all’esperienza, una sorta di ragionamento è di collegamento (o inferenza) inconsapevole (inconscio, appunto), formulando delle supposizioni. Ciò significa da un lato che i nostri processi mentali rivestono un ruolo fondamentale, perché sono chiamati a interpretare la realtà; dall’altro che le nostre percezioni non sono mai assolutamente certe. Mondo reale e mondo percepito, dunque, non sempre corrispondono. Riassumendo, secondo tale teoria la percezione è un processo:


  • attivo, poiché il soggetto organizza i dati sensoriali;


  • indiretto, in quanto la percezione si basa su conoscenze ed esperienze pregresse, frutto di ragionamenti inconsapevoli.


domenica 1 agosto 2021

ESERCIZI PER LA DIFESA CON SPOSTAMENTO 











venerdì 30 luglio 2021


DIDATTICA DEL BAGHER DI COSTRUZIONE 

ALLENATORE PAOLO CERUTTI 











Se Eleonora Lo Bianco e Paola Cardullo sono diventate bandiere della pallavolo italiana il merito è anche di Genesio Bricchi, e dell’allenatore Paolo Cerutti lo storico presidente e allenatore della pallavolo Omegna, che hanno dedicato impegno e passione rendendo famoso questo piccolo paese del Verbano in riva all’omonimo lago.Ma tutto è cominciato nel 1988 quando Paolo Cerutti, fondò la società verdeviola. Bricchi, dopo qualche stagione da dirigente nel 1984 diventó Presidente. Il momento più bello è stato la vittoria del primo tricolore dell’Under 16 a Trento seguito nei successivi due anni l’Omegna lo vinse anche con l’Under 18 prima di cominciare la scalata. Il gruppo di ragazze del 1979,propio quella di Lo Bianco e Natalia Viganò, altra omegnese che ha giocato in nazionale e a lungo in serie A. Cardullo invece del 1982. Lo Bianco e Cardullo hanno vinto l’oro iridato in Germania nel 2002. «Penso che sia stato unico e irripetibile che due ragazze di Omegna abbiano vinto un Mondiale ed è un orgoglio. Lo Bianco sin da piccola aveva una gran forza di volontà che l’ha portata a fare carriera. Tecnicamente? La più forte era Viganò. Siamo arrivati a sfiorare la serie A con questo gruppo, con cui abbiamo vinto cinque campionati di seguito dalla serie D alla B1». Io in quel periodo facevo centinaia di km, con la mia telecamera, due volte la settimana, partendo da Torino con alcuni allenatori “MATTI come me, per riprendere i suoi allenamenti e cercare di riproporre quei modelli tecnici così vincenti con le mie giovani atlete. A tale proposito ho molti video in VHS che non ho ancora convertito in digitale. Se qualche collega volesse collaborare con me mi contatti attraverso la mia e-mail. Paolo Cerutti lasciato il Testimone a Luciano Pedullà ha allenato a Novara e Vercelli Formando nuovamente atlete a livello Nazionale. In questo video, sulla tecnica del bagher di costruzione, girato da una società Piemontese Paolo illustra una metodologia di lavoro a mio avviso estremamente interessante. Non vi nascondo che non è semplice tenere aggiornato il Blog con nuovi spunti per l’allenamento. Aspetto da parte vostra qualche indicazione e Feedback per arricchirlo e migliorarne le proposte. 
                                                                                               Stefano Lorusso.







martedì 27 luglio 2021

ESERCIZI ANALITICI E SINTETICI CON SPOSTAMENTO PER IL CONTROLLO DEL BAGHER
















Ciao amici, in questo video, potete visionare alcuni esercizi semplici, con spostamenti controllati e coordinati per l’allenamento del bagher con una corretta progressione didattica. L’aspetto, che io ritengo interessante è il modello tecnico proposto soprattutto con riferimento alla posizione degli arti inferiori in divaricata frontale. A mio avviso l’eccessivo utilizzo della tecnica di bagher in divaricata sagittale “come unico imprinting”, soprattutto nelle prime fasce giovanili determina un  transfert negativo nell’apprendimento del fondamentale per la ricezione e difesa.
Arrivederci al prossimo post.


Stefano Lorusso.



sabato 17 luglio 2021

METODOLOGIA PER L’ALLENAMENTO DELLA TECNICA DI DIFESA CATEGORIA UNDER14







Ciao amici e colleghi, oggi vi propongo un video, con alcuni spunti didattici per l’allenamento della difesa, con particolare riferimento alla categoria Under 14 femminile. All’interno del video potete trovare una catena didattica, con esercizi semplici, analitici e sintetici per l’allenamento della tecnica di difesa. A tal proposito inserisco parte di un articolo, “sull’allenamento della tecnica” scritto dal Dott. Solinaro Luigi, Laureato in Scienze delle Attività Motorie e Sportive, il dottor Salinaro è Personal Trainer, esperto in chinesiologia e preparazione atletica e sportiva. 


L’allenamento della tecnica forse rappresenta la base di tutti gli sport, in quanto su di essa si realizza una solida preparazione fisica, frutto di un corretto stile d'esecuzione delle singole movenze, sia esse nell'ambito di un esercizio di condizionamento o di un esercizio stilistico.
L'allenamento della tecnica differisce nei vari tipi di sport, così senza entrare nel dettaglio si può dire che in attività che prevedono abilità chiuse o cicliche, tale allenamento diventa relativamente più semplice poiché i fattori di disturbo sono facilmente individuabili e prevedibili (di conseguenza facilmente allenabili), ben più diversa è la situazione in tutte quelle attività aperte “giochi sportivi”, dove l'applicazione della tecnica deve tenere necessariamente conto dell'azione svolta dall'avversario.
Prima di entrare nel dettaglio sui sistemi di allenamento della tecnica, trovo interessante spiegare brevemente i meccanismi che portano all'acquisizione di un compito motorio. 
Il punto di partenza per qualsiasi compito si voglia eseguire nel migliore dei modi è la sua automatizzazione, che in termini "squisitamente" fisiologici significa passare lo schema motorio dai centri corticali superiori ai centri inferiori, più nello specifico dalla corteccia motoria al cervelletto al midollo spinale, in modo tale da avere una risposta adeguata in funzione di uno stimolo (in poche parole un riflesso condizionato da un apprendimento). 
Tutto questo si traduce in tre passi logici quanto essenziali per un corretto apprendimento:
- IMPARARE- APPLICARE- DIMENTICARE
Si immagini di iniziare un corso di guida per l'automobile, in un primo momento si imparano un insieme di nozioni sia teoriche che pratiche e si cerca di metterle in pratica. La guida risulta macchinosa, tutti i sensi sono attivati e diretti ad un unico scopo, guidare. 
Si ha la necessità di qualcuno che ci corregga continuamente e al momento opportuno.
In un secondo momento si cerca di applicare quanto imparato, si cerca di non commettere gli errori già corretti, si pensa a quale sia la decisione giusta tra quelle studiate nelle varie situazioni, ma la guida non risulta ancora fluida, spesso si arriva in ritardo sui comandi, non si ha visione periferica.
Si arriverà all'automatismo paradossalmente nel momento in cui si dimentica ciò che si è imparato. Nella realtà non si è dimenticato nulla, ma il tutto è stato trasferito ai centri corticali inferiori che dopo errori e relativi aggiustamenti sono in grado di svolgere il compito senza l'ausilio dei centri superiori, che nel frattempo possono occuparsi di altro. La guida risulta fluida, le scelte effettuate sono veloci, si acquisisce visione periferica, si arriva a prevedere in anticipo alcuni comportamenti.
Nello sport avviene proprio questo si impara si applica e quando si dimentica abbiamo ottenuto la risposta desiderata in termini di velocità tempo e ritmo. Un errore nelle prime due fasi porta a degli errori nella successiva che come si evince sono difficili da eliminare proprio perché il controllo cosciente non c'è (o per meglio dire è al minimo). 

Correggere un errore in una tecnica già acquisita a volte può risultare impossibile, ecco perché il tempo dedicato all'allenamento della tecnica deve essere sempre di qualità mai di quantità. Creare uno schema errato significa precludere la carriera di un'atleta ed un corretto sviluppo delle sue potenzialità (l'allenamento è efficace se la tecnica è efficace).

Spero che questo materiale, anche se con una metodologia di allenamento tradizionale e in contrasto con le nuove tendenze di lavoro in palestra, possa essere utile come momento sia di confronto sia di aiuto per migliorare il livello tecnico delle giovani giocatrici.
Arrivederci al prossimo post.

                                                                                                                              Stefano Lorusso

giovedì 15 luglio 2021



DIDATTICA DEL PALLEGGIO SCUOLA ASIATICA




Un buon giorno a tutti gli amici e colleghi, oggi voglio proporvi un video altamente formativo sulla didattica del palleggio d'alzata, con riferimento alla scuola asiatica. All'interno del video ci sono esercitazioni semplici, dove è curata la tecnica di esecuzione del palleggio rispetto alle diverse traiettorie d’alzata sia con palleggio verso zona quattro sia in posto due.



giovedì 8 luglio 2021

  ESERCIZI PER IL BAGHER E SPOSTAMENTI COORDINATI 

 

martedì 22 giugno 2021

LEZIONI DALL’ORIENTE ESERCIZI DI MOBILITÀ ARTICOLARE  



Un caro saluto a tutti gli amici di Volleyprojet. In periodo di vacanza, ci si appresta, oltre a riposarsi a programmare al meglio la stagione “con la speranza che tutto ritorni nella normalità ”. Oggi ho inserito un nuovo video che proviene direttamente dall'oriente, realizzato durante un allenamento giovanile, all'interno del quale potete vedere delle proposte, con esercizi di mobilizzazione articolare, alcuni inusuali con riferimento al lavoro che generalmente propongo e ho visto realizzare in palestra. Come sempre v’invito a osservare il video ponendo l'attenzione sia sulla capacità di eseguire il movimento In modo armonico e controllato con riferimento ai vari segmenti corporei, sia all’aspetto mentale. Come spesso affermo, lo sport in Oriente non è solo attività fisica ma definirei quasi una religione. Si può notare che durante i movimenti le atlete recitano, io lo definirei un “Mantra” che probabilmente le aiuta a mantenere il giusto ritmo e concentrazione nell’esecuzione. Come sempre spero che il post sia di vostro gradimento. Aspetto suggerimenti e consigli. A presto. 
                                          
                                                                                                                               Stefano Lorusso