sabato 17 luglio 2021

METODOLOGIA PER L’ALLENAMENTO DELLA TECNICA DI DIFESA CATEGORIA UNDER14







Ciao amici e colleghi, oggi vi propongo un video, con alcuni spunti didattici per l’allenamento della difesa, con particolare riferimento alla categoria Under 14 femminile. All’interno del video potete trovare una catena didattica, con esercizi semplici, analitici e sintetici per l’allenamento della tecnica di difesa. A tal proposito inserisco parte di un articolo, “sull’allenamento della tecnica” scritto dal Dott. Solinaro Luigi, Laureato in Scienze delle Attività Motorie e Sportive, il dottor Salinaro è Personal Trainer, esperto in chinesiologia e preparazione atletica e sportiva. 


L’allenamento della tecnica forse rappresenta la base di tutti gli sport, in quanto su di essa si realizza una solida preparazione fisica, frutto di un corretto stile d'esecuzione delle singole movenze, sia esse nell'ambito di un esercizio di condizionamento o di un esercizio stilistico.
L'allenamento della tecnica differisce nei vari tipi di sport, così senza entrare nel dettaglio si può dire che in attività che prevedono abilità chiuse o cicliche, tale allenamento diventa relativamente più semplice poiché i fattori di disturbo sono facilmente individuabili e prevedibili (di conseguenza facilmente allenabili), ben più diversa è la situazione in tutte quelle attività aperte “giochi sportivi”, dove l'applicazione della tecnica deve tenere necessariamente conto dell'azione svolta dall'avversario.
Prima di entrare nel dettaglio sui sistemi di allenamento della tecnica, trovo interessante spiegare brevemente i meccanismi che portano all'acquisizione di un compito motorio. 
Il punto di partenza per qualsiasi compito si voglia eseguire nel migliore dei modi è la sua automatizzazione, che in termini "squisitamente" fisiologici significa passare lo schema motorio dai centri corticali superiori ai centri inferiori, più nello specifico dalla corteccia motoria al cervelletto al midollo spinale, in modo tale da avere una risposta adeguata in funzione di uno stimolo (in poche parole un riflesso condizionato da un apprendimento). 
Tutto questo si traduce in tre passi logici quanto essenziali per un corretto apprendimento:
- IMPARARE- APPLICARE- DIMENTICARE
Si immagini di iniziare un corso di guida per l'automobile, in un primo momento si imparano un insieme di nozioni sia teoriche che pratiche e si cerca di metterle in pratica. La guida risulta macchinosa, tutti i sensi sono attivati e diretti ad un unico scopo, guidare. 
Si ha la necessità di qualcuno che ci corregga continuamente e al momento opportuno.
In un secondo momento si cerca di applicare quanto imparato, si cerca di non commettere gli errori già corretti, si pensa a quale sia la decisione giusta tra quelle studiate nelle varie situazioni, ma la guida non risulta ancora fluida, spesso si arriva in ritardo sui comandi, non si ha visione periferica.
Si arriverà all'automatismo paradossalmente nel momento in cui si dimentica ciò che si è imparato. Nella realtà non si è dimenticato nulla, ma il tutto è stato trasferito ai centri corticali inferiori che dopo errori e relativi aggiustamenti sono in grado di svolgere il compito senza l'ausilio dei centri superiori, che nel frattempo possono occuparsi di altro. La guida risulta fluida, le scelte effettuate sono veloci, si acquisisce visione periferica, si arriva a prevedere in anticipo alcuni comportamenti.
Nello sport avviene proprio questo si impara si applica e quando si dimentica abbiamo ottenuto la risposta desiderata in termini di velocità tempo e ritmo. Un errore nelle prime due fasi porta a degli errori nella successiva che come si evince sono difficili da eliminare proprio perché il controllo cosciente non c'è (o per meglio dire è al minimo). 

Correggere un errore in una tecnica già acquisita a volte può risultare impossibile, ecco perché il tempo dedicato all'allenamento della tecnica deve essere sempre di qualità mai di quantità. Creare uno schema errato significa precludere la carriera di un'atleta ed un corretto sviluppo delle sue potenzialità (l'allenamento è efficace se la tecnica è efficace).

Spero che questo materiale, anche se con una metodologia di allenamento tradizionale e in contrasto con le nuove tendenze di lavoro in palestra, possa essere utile come momento sia di confronto sia di aiuto per migliorare il livello tecnico delle giovani giocatrici.
Arrivederci al prossimo post.

                                                                                                                              Stefano Lorusso

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