PERCEZIONE E APPRENDIMENTO Nell’approccio cognitivo l’opportunità o meno di utilizzare metodiche di allenamento parziale sono rapportate all’interdipendenza delle parti. La divisione del gesto in parti deve essere fatta, quando è possibile, solo tra parti che siano poco interdipendenti tra loro. Quando questa divisione è impossibile bisogna ricorrere all’allenamento del gesto intero. Ricordiamo anche che alla base di questo ragionamento vi è il principio che il nostro cervello funziona più o meno come un PC. Il gesto motorio è guidato da un’insieme di istruzioni (un programma) che viene costruito in base al compito affidato. Sequenze troppo lunghe o complesse di istruzioni diventano troppo difficili da memorizzare e gestire. L’altro presupposto è che tra la percezione e l’azione vi sia, da parte del cervello, un’opera di traduzione dei segnali che percepisce attraverso i sensi che portano a una rappresentazione mentale. È su questa rappresentazione che vengano svolte le operaz
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LE CAPACITÀ COORDINATIVE SPECIFICHE PER L'ALLENAMENTO DELLA RICEZIONE Le capacità coordinative definite anche con il termine di destrezza, sono strettamente legate allo sviluppo e la maturazione del sistema nervoso centrale (s.n.c.) di un individuo ed è la capacità di apprendere, adattare e controllare un movimento. L'apprendimento di un gesto sportivo, come precedentemente detto, è facilitato dalla presenza in memoria di un ricco bagaglio di precedenti coordinazioni acquisite, pertanto il miglioramento della destrezza permette di: coordinare movimenti precisi, apprendere facilmente e rapidamente nuovi movimenti, adattare velocemente le precedenti esperienze motorie a nuove situazioni, esprimere in maniera efficace le doti di forza, resistenza e rapidità (capacità condizionali). La coordinazione è una capacità innata dell'individuo, però deve essere sviluppata e allenata attraverso esercitazioni specifiche per ogni singola capacità. Il periodo migliore per a
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L’ALLENAMENTO DELLA RICEZIONE E DEL SERVIZIO NON È L’ESERCIZIO SCELTO A DETERMINARE UNA DIDATTICA EFFICACE MA BENSI LE INDICAZIONI FORNITE DALL’ALLENATORE NELLA CONDUZIONE E GESTIONE DEL LAVORO Marco Mencarelli Direttore tecnico settore giovanile FIPAV Il tema della ricezione del servizio, in tutti i contesti giovanili femminili più qualificati della pallavolo femminile italiana, è percepito come elemento essenziale del sistema di allenamento. La ricezione del servizio resta un contenuto dell’allenamento pallavolistico variamente interpretato dagli allenatori, anche se tutti, compresi i coach che operano in squadre di alto livello seniores, ne riconoscono l’importanza e la centralità. Pur riconoscendo significative differenze interpretative tra contesto seniores e contesto giovanile, l’allenamento della ricezione percorre linee di sviluppo, oltreché contestualizzate all’azione di cambio palla, anche differenziate in forme più sintetiche e analitiche di esercizio. Alla luce dell
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LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE IN ETÀ SCOLASTICA LAVORO DI DIPLOMA DI LORENZO MARTINI RELATORE PROF. ALEJANDRO ARIGONI E PROF. FLAVIO ROSSI Il tema legato allo sviluppo motorio dei bambini in età evolutiva può essere molto ampio e interpretato sotto differenti punti di vista. La motivazione principale per la quale ho scelto di mettere al centro del discorso lo sviluppo della coordinazione motoria, è legata al mio vivo e radicato interesse per l’insegnamento e l’apprendimento delle principali capacità coordinative a scuola. Avere una buona coordinazione in termini di movimento è una condizione che ritroviamo in tanti momenti della nostra vita quotidiana. Percepire uno stimolo, elaborarlo e produrre una riposta in termini di azioni motorie, è un processo che ogni singolo individuo mette in pratica per produrre un movimento adeguato e con un preciso scopo.
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IL PRINCIPIO DI ADATTAMENTO L'obiettivo di un programma di allenamento, e di agire sull'organismo dell'atleta, per determinare in esso, dei cambiamenti tali per cui l'organismo stesso sia in grado di fornire una prestazione sportiva migliore. L'allenamento, quindi, è una sistematica ripetizione di uno o più esercizi fisici, ed è descritto in base ai suoi adattamenti e processi. Gli adattamenti, sono quelle modificazioni che possono avvenire a livello: • Anatomico: cambiamenti antropometrici (percentuale di massa grassa) o struttura (modificazioni della massa muscolare) sport-specifici. • Fisiologico: cambiamenti che avvengono a carico dei sistemi, organi e apparati sport specifici (modificazioni delle dimensioni cardiache o delle concentrazioni di un particolare tipo di fibre muscolari). • Biochimico: cambiamenti che avvengono a livello enzimatico (sintesi proteica). • Biomeccanico: cambiamenti che avvengono a carico della meccanica di un gesto tecnico sport
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L’ALLENAMENTO ATTRAVERSO IL CIRCUIT TRAINING Il circuit training è una forma di allenamento ad alta intensità che combina esercizi di forza e cardiovascolari in un'unica sessione. Questo tipo di allenamento è progettato per migliorare la resistenza, la forza muscolare e la capacità cardiovascolare in un tempo relativamente breve. Ecco alcuni dei principali benefici del circuit training: Efficienza del tempo: Poiché il circuit training combina diversi tipi di esercizi, consente di allenare più gruppi muscolari e sistemi energetici in un solo allenamento, riducendo il tempo complessivo necessario per ottenere risultati significativi. Varietà: Gli esercizi nel circuito possono essere facilmente modificati, aggiunti o rimossi, il che aiuta a mantenere l'allenamento interessante e riduce la possibilità di noia. Aumento della capacità cardiovascolare: L'alternanza tra esercizi di forza e cardiovascolari mantiene la frequenza cardiaca elevata, migliorando così la resistenza c
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MINDFULNESS E PERFORMANCE SPORTIVA Cosa si intende con la parola mindfulness? È una parola inglese che vuol dire consapevolezza ma in un senso particolare. Non è facile descriverlo a parole perché si riferisce prima di tutto un’esperienza diretta. Tra le possibili descrizioni, e diventata “classica“ quella di John kabat-Zinn, Uno dei pionieri di questo approccio. “Mindfulness, significaPrestare attenzioneIn modo intenzionale, al momento presente, in modo non giudicante”. Si può descriverla anche come di un modo per coltivare una piena presenza all’esperienza del momento, al qui e ora del momento. Le pratiche di mindfulness, possono aiutare gli atleti a sviluppare e perfezionare le capacità sportive e le prestazioni di punta in una varietà di situazioni competitive. La mindfulness aiuta gli atleti a gestire quegli aspetti emozionali, comportamentali e interpersonali che impediscono loro, da una parte, di conseguire migliori livelli di prestazione sportiva
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METODI DI VALUTAZIONE DELLA PROPRIOCEZIONE E DELLA POSTURA IN ANALISI DEL MOVIMENTO Analisi della postura La postura deve intendersi come “posizione reattiva all’ambiente gravitazionale, ergonomica ed a controllo cibernetico, idonea allo svolgimento di attività funzionali finalizzate mediante un’azione psico-corporea integrata” (Massara 1996). Il concetto di postura non si riferisce a una condizione prettamente statica ma s'identifica più in generale con il concetto di equilibrio inteso come ottimizzazione del rapporto tra soggetto ed ambiente circostante in quel determinato momento e per i programmi motori previsti. L'equilibrio si raggiunge quando la perpendicolare passante per il baricentro del corpo cade all'interno del piano di appoggio, delimitato dal margine esterno dei piedi. Una corretta postura è mantenuta attraverso una costante rielaborazione dei parametr