L’ALLENAMENTO SPORTIVO PSICOMOTORIO
Un caro saluto a tutti gli insegnanti, tecnici e appassionati che puntualmente consultano il mio blog, la mia pagina Facebook è il mio canale YouTube. Penso sia fondamentale dedicare del tempo allo studio e all'aggiornamento per un accrescimento culturale e professionale sui temi della didattica e metodologie di allenamento. Personalmente cerco di arricchire i diversi canali social di contenuti con la speranza che gli argomenti trattati siano di vostro interesse. Aspetto sempre indicazioni e suggerimenti. Oggi vi propongo una relazione e un video realizzato dalla Scuola dello Sport molto interessante Sul rapporto tra la psicomotricità e lo sport giovanile. Questa analisi è realizzata con l’obiettivo di dimostrare l’importanza, fin dai primissimi anni di età di un corretto approccio all’attività psicomotoria.
L'educazione psicomotoria si propone di aiutare il bambino nello sviluppo delle capacità relazionali, nella presa di coscienza del proprio corpo, nella progressiva strutturazione dello schema corporeo, nella conoscenza della realtà attraverso l'organizzazione dell'attività percettiva e nell'orientamento spazio-tempo.
Stefano Lorusso.
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L'educazione psicomotoria si propone di aiutare il bambino nello sviluppo delle capacità relazionali, nella presa di coscienza del proprio corpo, nella progressiva strutturazione dello schema corporeo, nella conoscenza della realtà attraverso l'organizzazione dell'attività percettiva e nell'orientamento spazio-tempo.
COS’È LA PSICOMOTRICITÀ -
Il movimento umano è composto di una parte corporea (capacità e abilità motorie), di una parte mentale (progettazione, finalità ed adattamento) e di una componente emotiva (gioia, paura, tristezza, ecc.). A ciò si aggiungono limiti e possibilità date dall’ambiente circostante (spazio, tempo, oggetti utilizzabili) e dalla relazione con le altre persone. Quando tutti questi fattori interagiscono positivamente tra loro il movimento non è più un semplice spostamento, ma diventa una vera e propria esperienza psicomotoria. Fino ai 7/8 anni la psicomotricità guida i bambini nello sviluppo globale della persona, mentre nelle fasi successive della vita il movimento è utilizzato come chiave per esplorare e migliorare gli aspetti mentali, emotivi, relazionali.
QUALI SONO GLI SCOPI PRINCIPALI DELLA PSICOMOTRICITÀ -
Terapia psicomotoria: si rivolge a soggetti con disabilità o disturbi diagnosticati ed ha scopo riabilitativo. - Educazione psicomotoria: è ideale per bambini fino a 7/8 anni ed aiuta il corretto sviluppo psicomotorio, nell’adolescenza ha uno scopo principalmente preventivo di possibili disturbi o comportamenti a rischio. - Pratica psicomotoria: è rivolta ad adolescenti, adulti e anziani ed ha lo scopo di lavorare sugli aspetti corporei, mentali, emotivi e relazionali delle persone. Viene utilizzata inoltre come rinforzo all’allenamento sportivo, alla formazione personale, professionale ed aziendale, alla prevenzione delle patologie dell’anziano.
COS’È L’ALLENAMENTO SPORTIVO PSICOMOTORIO -
E’ una metodologia che supporta l’allenamento sportivo in tutte le fasce di età agonistica e per atleti di qualunque livello, senza sostituirlo, ma integrandolo con aspetti di tipo: - sensomotorio: si esplora la varietà dei possibili movimenti del corpo e le sensazioni corporee a loro associate, utilizzando differenti oggetti, ritmi e intensità e lavorando sulla propriocezione; ciò può provocare una riduzione di quella parte di infortuni dovuti all’incapacità muscolo-tendinea di sopportare tensioni impreviste - emozionale: l’atleta diviene più consapevole delle proprie emozioni legate al movimento ed alla pratica sportiva riuscendo a riconoscerle e a gestirle - relazionale: il lavoro è sempre svolto insieme ad uno psicomotricista e ad un gruppo di atleti, l’adeguata predisposizione del setting consente di lavorare sulle dinamiche relazionali individuali - dinamiche di gruppo: negli sport di squadra è utile che tutto il gruppo partecipi alle sedute in modo da valorizzare gli aspetti che rafforzano il team building, ma anche di far emergere lontano dalla gara tensioni e conflitti latenti che possono essere quindi prevenuti e gestiti - mental coaching: il lavoro psicomotorio è basato sull’interazione tra mente, corpo ed emozioni e si configura quindi come un approccio adeguato per affrontare per le difficoltà mentali presenti in ogni sport. Nelle società ove è già presente il mental coach, il lavoro dello psicomotricista può integrarlo. La psicomotricità viene inoltre utilizzata in ambito sportivo come propedeutica a qualunque disciplina sportiva nella fascia di età fino ai 6/7 anni.
IN COSA CONSISTE UN PROGETTO DI ALLENAMENTO PSICOMOTORIO -
Ogni progetto deve essere studiato insieme agli allenatori della società sportiva per permettere di personalizzare l’intervento, alcune fasi tipiche del progetto sono le seguenti: - osservazione: lo psicomotricista osserva una o più sedute di allenamento e compila una scheda di osservazione relativa al gruppo e/o a singoli atletisedute di pratica psicomotoria: si organizza un setting adatto a vere e proprie sedute psicomotorie di gruppo in cui gli atleti vengono sottoposti a molteplici stimoli corporei e mentali, seguite da una fase di verbalizzazione - inserimento di attività psicomotorie nel normale allenamento: per aiutare gli allenatori a migliorare il loro lavoro “quotidiano” su alcuni aspetti motori, mentali e relazionali - report: valutazione su quanto emerso dal progetto, in ottica rigorosamente non valutativa - progetto di lungo periodo: la psicomotricità viene riproposta periodicamente ad intervalli di tempo stabiliti
QUALI SONO LE PROPOSTE DI ATTIVITA’ PSICOMOTORIA IN AMBITO SPORTIVO -
1)Propedeutica alla pratica sportiva: per federazioni sportive, società sportive, gruppi sportivi scolastici – età 4/7 anni – lo psicomotricista guida il gruppo allo sviluppo delle capacità psicomotorie ed introduce in forma di gioco elementi propri della disciplina sportiva (attrezzi, abilità motorie ecc.), senza insegnarne la tecnica
2) Allenamento psicomotorio: per squadre agonistiche di ogni livello, sia giovanili che senior – come detto sopra lo psicomotricista imposta e realizza un progetto di allenamento psicomotorio insieme al tecnico della squadra
3) Formazione degli allenatori: per federazioni sportive, team di lavoro – la psicomotricità diventa un’occasione di formazione personale in cui gli allenatori possono prendere consapevolezza del proprio mondo emotivo interiore, lavorare sul modo di relazionarsi con i singoli atleti, la squadra, il “mondo esterno” (arbitri, media, pubblico ecc.) e migliorare nella gestione delle dinamiche di gruppo psicomotoria si propone di aiutare il bambino nello sviluppo delle capacità relazionali, nella presa di coscienza del proprio corpo, nella progressiva strutturazione dello schema corporeo, nella conoscenza della realtà attraverso l'organizzazione dell'attività percettiva e nell'orientamento spazio-tempo.