martedì 27 febbraio 2024

 L’ORA DI LEZIONE 

PROF. MASSIMO RECALCATI 





Buongiorno amici, oggi vi propongo un post, con un audio-video di una lectio magistralis, di Massimo Recalcati tratta dal suo libro, dal tema l’ora di lezione. All’interno dell’audio ci sono moltissimi spunti di riflessione sicuramente unici e coinvolgenti. Il professore Recalcati, oltre a far riferimento a sue esperienze personali, tratta tematiche di filosofia, psicologia, sport, e formazione in genere. Vi consiglio vivamente di ascoltare per intero l’audio, anche se un po’ lungo, perché potrebbe cambiare radicalmente la prospettiva con riferimento al modo di proporre e proporsi verso le giovani atlete. Un mio giovane collaboratore mi chiese, ” ma dove lo trovi tutto questo tempo per aggiornarti “, ho risposto l’amore per il sapere.
Stefano Lorusso

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Il Professor Recalcati, dopo il diploma di agrotecnico compie gli studi universitari e consegue la laurea in filosofia nel 1985 presso l'Università degli Studi di Milano, discutendo una tesi dal titolo Désir d'être e Todestrieb. Ipotesi per un confronto tra Sartre e Freud. Nell'estate dello stesso anno, la lettura degli Scritti di Jacques Lacan orienta la sua formazione verso la psicoanalisi. Nel 1989 si specializza in psicologia sociale presso la Scuola di psicologia di Milano diretta da Marcello Cesa-Bianchi. Svolge la sua formazione analitica tra Milano e Parigi, dal 1988 al 2007. Dal 1994 al 2002 è stato direttore scientifico nazionale dell'A.B.A., Associazione per lo studio e la ricerca dell'anoressia-bulimia. Nel 2003 fonda Jonas: Centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi, di cui è stato il presidente fino al 2007. Ha svolto attività di supervisione clinica presso istituzioni della salute mentale (comunità terapeutiche, SerT, centri di psicoterapia, reparti ospedalieri) in diverse città italiane. È supervisore clinico presso la Residenza Gruber di Bologna, specializzata nel trattamento dei disturbi del comportamento alimentare (D.C.A.) gravi.
Ha insegnato a contratto presso le università di Milano, Padova, Urbino, Bergamo, Losanna, Verona. Sempre a contratto, insegna dal 2006 presso l'Università di Pavia e dal 2020 presso lo IULM di Milano. Collabora con riviste specializzate, nazionali ed internazionali (Aut Aut, Pedagogika, LETTERa , Psychanalyse, Revue de la Cause freudienne, Clinique Lacanienne, Psiche). Ha scritto per le pagine culturali del Manifesto (2001-2013) e scrive per quelle di Repubblica (dal 2011) e de La Stampa (dal 2020).
Dirige dal 2003 al 2018 la collana Jonas. Studi di psicoanalisi applicata per Franco Angeli Editore. Dal 2014, dirige la collana Eredi[3] per l'editore Feltrinelli. Dal 2015 la collana Studi di Psicanalisi per le edizioni Mimesis. Dal 2016, sempre per Mimesis, la collana Tyche - Quaderni Irpa.
Dal 2009 al dicembre 2019 è membro analista dell’Associazione Lacaniana Italiana di Psicoanalisi (ALIpsi). Dal 2013 è membro analista di Espace Analytique.
Dal 2016 è ideatore e direttore scientifico del KUM! Festival di Ancona. Nello stesso anno tiene sei brevi lezioni su Vincent Van Gogh, Jackson Pollock, Giorgio Morandi, Alberto Burri, Antoni Tàpies e Jannis Kounellis ne L'inconscio dell'opera per Sky Arte. Nel 2017 promuove a Milano la fondazione della Scuola di partito "Pier Paolo Pasolini"[5], presso il Partito Democratico italiano.
Nel 2018 tiene quattro brevi lezioni in Lessico famigliare per Rai 3 sulle figure della madre, del padre, del figlio e sulla scuola. Nello stesso anno, si racconta in A libro aperto, il documentario de La Effe che, in tre capitoli, delinea la sua storia dall'arrivo a Milano fino a oggi. Cura la consulenza drammaturgica agli spettacoli In nome del padre (2018) e Della madre (2019) di Mario Perrotta.
Dal 2018 al 2019 dirige la rivista di psicoanalisi LETTERA con Federico Leoni. Nel 2018 entra a far parte del comitato scientifico della rivista "Studi sartriani", edita da Roma TrE-Press. Dal 2019 dirige con Federico Leoni la collana "KUM!" edita da Il Melangolo (Genova).
Sempre nel 2019 tiene sette lezioni sull'amore in Lessico Amoroso, che va in onda su Rai3 e cura l'introduzione a L'idiota della famiglia di Jean-Paul Sartre[6]. Nello stesso anno dà avvio a "Divergenze/Associazione per le pratiche della cura e della clinica"[7], movimento che intende allontanare la pratica della cura dal feticismo dei numeri, per affermare una cura in grado di accogliere la dimensione umana e, contro l'anonimato, la particolarità insostituibile del nome.



Oggi parleremo di formazione. La formazione non è un viaggio non come quello che si fa per raggiungere un luogo definito, non c’è una città di partenza è una città di arrivo non è come prendere un treno pagare un biglietto ed essere sicuri del tempo che passa tra la fermata in cui saliamo è quella in cui scendiamo. La formazione non è un percorso lineare fatto a stazioni, piuttosto dobbiamo immaginare che la formazione di una vita è una linea tortuosa spiraliforme, fatta di passi indietro, di smarrimenti, di ritorni su se stesso e dobbiamo pensare che se la formazione di una vita è sempre irregolare, è un percorso sempre tortuoso questo percorso è innanzitutto fatto da incontri. La formazione è l’effetto degli incontri che abbiamo avuto nella nostra vita e vuol anche dire che la nostra vita è l’insieme degli incontri che abbiamo avuto e allora potremmo affermare subito che ci sono in questi incontri, negli incontri che la nostra vita riassume, possiamo distinguere incontri buoni e incontri cattivi e potremo definire l’incontro cattivo come quell’incontro che chiude il mondo e definire quello buono come quello di quell’incontro che sa aprire il mondo. Se analizziamo l’etimologia della parola insegnamento, ” insegnare porta “ con sé nella sua radice lasciare un segno lasciare un’impronta un bravo insegnante colui che sa lasciare un segno che sa lasciare un’impronta.
Massimo Recalcati





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