LA LEADERSHIP
C'è un'ampia e qualificata letteratura scientifica che evidenzia come una corretta pratica sportiva sia favorita da buone relazioni tra i diversi attori del contesto sportivo Fraser-Thomas et al. (2005), in una rassegna della letteratura, hanno messo in evidenza che le esperienze positive e negative nello sport sono strettamente legate alla qualità delle relazioni interpersonali che i giovani atleti sviluppano con genitori, colleghi e allenatori. In generale, i ricercatori hanno studiato il modo in cui gli adulti progettano e realizzano le attività sportive in cui gli atleti si impegnano nelle prime fasi di pratica sportiva (Côté, 1999) e come questi possono decidere di praticare, anche in maniera sistematica, un determinato sport in base al fatto che abbiano relazioni positive con i compagni di squadra (Evans et al.2013). Visto che sentirsi appartenente ad un gruppo in maniera soddisfacente è un motivo sociale fondamentale (Baumeister, Leary, 1995), non sorprende che le relazioni interpersonali svolgano un ruolo determinante nel coinvolgimento sportivo facendo percepire l'attività sportiva come un'esperienza molto positiva (Petitpas et al.,2008) In questa visione i programmi sportivi che sviluppano con successo gli atleti dall'in-fanzia alla competizione d'élite spesso danno la priorità alle relazioni personali positive, per cui le relazioni allenatore-atle-ta, la coesione di gruppo e un senso di comunità formano ingredienti chiave nello sviluppo dell'atleta (Henriksen et al., 2010). Pertanto, è fondamentale per i ricercatori e le organizzazioni sportive giovanili studiare strategie che consentano ai giovani atleti di svilupparee mantenere relazioni positive e di qualità nello sport. Lo scopo di questo articolo è dimostrare la potenziale utilità della teoria della Leadership Trasformazionale, TFL (Bass, Riggio,2006) per comprendere e facilitare le relazioni tra tecnico e atleta e favorire di conseguenza una positiva esperienza sportiva. In particolare, si cercherà di illustrare come la teoria della TFL può essere utile sia per comprendere le associazioni tra comportamenti del tecnico ed esperienza positiva dell'atleta, sia per supportare l'introduzione e lo sviluppo di una formazione per i tecnici focalizzata sul miglioramento delle competenze interpersonali. Per evidenziare l'utilità della TFL, si illustrerà la sua applicazione pratica al coaching sportivo definendo un programma per condurre ulteriori ricerche che contribuirebbero a far progredire la nostra comprensione sull'influenza delle relazioni allenatore-atleta.
RAPPORTI DI QUALITĂ COME FONDAMENTO PER UN POSITIVO SVILUPPO NELLO SPORT
Negli ultimi dieci anni, il numero di studi sullo sviluppo positivo nello sport è costantemente cresciuto (Holt, Neely, 2011). Attingendo alla ricerca teorica ed empirica della psicologia dello sviluppo, i ricercatori hanno identificato lo sport come un contesto fertile in cui poter avere un'esperienza positiva (Fraser-Thomas et al., 2005). Recentemente, il Personal Assets Framework è stato proposto come un quadro di riferimento concettuale che tiene conto dei meccanismi e dei risultati che contribuiscono alla realizzazione di un'efficace pratica sportiva (Côté, Gilbert, 2009). In sintesi, le esperienze sportive giovanili sono influenzate da elementi:
A i tipi di attività sportive che i giovani atleti svolgono;
B la natura delle relazioni che si formano tra gli atleti;
C l'ambiente fisico e sociale più ampio dove gli atleti praticano lo sport.
Questo quadro delinea quindi i fattori principali su cui agire: cosa, chi e dove si modellano le esperienze sportive dei giovani. Linterazione di questi tre elementi fornisce un'esperienza sportiva positiva solo se progettata e realizzata in modo adeguato, contribuendo a cambiamenti nelle risorse personali dell'atleta sia nell'immediato che, se ripetuta nel tempo, nel medio e lungo termine. E importante notare che il Personal Assets Framework concettualizza lo sviluppo dell'atleta usando il cosiddetto modello 4C (Côté et al., 2010). Il modello prende il nome dall'acronimo in inglese degli obiettivi che un'efficace pratica sportiva deve perseguire:
- Competence;
- Confidence;
- Connection;
- Character.
In breve, gli obiettivi che ogni tecnico sportivo si prefigge di raggiungere sono:
1 migliorare le competenze tecniche dei propri allievi;
2 migliorarne la fiducia in se stessi;
3 migliorare le capacità di relazionarsi con gli altri;
4 migliorare la loro personalità. Tutto questo in un quadro più generale in cui si definiscono gli obiettivi a lungo termine di una corretta pratica sportiva giovanile. Questi possono essere sintetizzati a loro volta con un secondo acronimo: le 3P
- Performance;
- Partecipazione ;
- Sviluppo personale.
In sintesi, l'attività sportiva giovanile viene promossa perché dovrebbe portare, a seconda dei casi e dei contesti dove viene realizzata, a:
• il raggiungimento di una più elevata
prestazione sportiva;
• un maggior incremento del numero dei praticanti;
• un più corretto sviluppo individuale del giovani sportivi.
La ricerca suggerisce che i programmi sportivi e gli approcci di allenamento che danno priorità alle 4C (Côté, Gilbert, 2009) hanno maggiori probabilità di aiutare i giovani atleti a raccogliere i benefici a lungo termine dello sport (cioè le 3P): livelli più alti di prestazione (competenza), partecipazione (nel numero e nella duratura attività sportiva) e sviluppo personale (es.miglioramenti fisiologici,psicologici, sociali, ecc.). I programmi di formazione improntati allo sviluppo delle risorse personali dei tecnici potrebbero favorire opportunità di interazioni sociali con colleghi e adulti (con forme di coformazione e tutoraggio), consentire agli atleti di sviluppare una maggiore sicurezza nelle proprie capacità e metterli in situazioni che promuovono lo sviluppo della propria personalità, anche, per esempio, nello stabilire linee guida di tipo etico e comportamentale. Sebbene questo quadro evidenzi che una corretta pratica sportiva è un processo dinamico che coinvolge diversi fattori, si cercherà qui di indicare l'importanza della qualità delle relazioni tra i diversi attori.
RAPPORTI DI QUALITÀ TRA ALLENATORE E ATLETA
È chiaro che lo sviluppo dei giovani attraverso lo sport dipende da relazioni sociali di molti attori del contesto sportivo, ma gli allenatori rappresentano certamente l'elemento più importante che influenza in maniera più significativa lîntero processo. Gli allenatori hanno il potenziale per suscitare effetti sia positivi che negativi sullo sviluppo dei giovani sportivi. Una competenza fondamentale per la loro efficacia comprende la conoscenza su come formare relazioni interpersonali orientate al raggiungimento degli obiettivi riconducibili alla sigla 4C: competenza tecnica, fiducia in se stessi, capacità di relazionarsi con gli altri e acquisizione di valori e modelli corretti. La teoria TFL fornisce un punto di vista particolarmente prezioso per esplorare come le esperienze sportive dei giovani sono influenzate dalle loro relazioni con allenatore.
TIPI DI LEADERSHIP
Bass e Riggio, nel 2006, hanno modellizzato il grande tema relativo alla leadership nello sport. lI tecnico di qualsiasi disciplina sportiva nello svolgimento del proprio operato esercita un'azione di leadership. Infatti prende decisioni relative alla pratica sportiva dei propri allievi (definisce gli esercizi, le loro modalità, pianifica la loro sequenza, fornisce feedback e attua tantissime altre azioni). La figura 1 illustra le diverse tipologie di leadership nello sportI diversi tipi di leadership si distribuiscono su due assi che descrivono due diverse dimensioni:il coinvolgimento emotivo del tecnico e la sua capacità nel raggiungere gli obiettivi in termini di efficacia. Questo modello quindi descrive i seguenti tipi di leadership:
Tossica. La leadership di tipo tossica si presenta quando lallenatore mostra un coinvolgimento emotivo molto alto sia in allenamento che in gara. Ma il suo comportamento è caratterizzato da attitudini e sentimenti negativi verso propri allievi e le altre figure del contesto sportivo (arbitri, dirigenti, genitori). Assume comportamenti quali rabbia e ostilità e propone tali comportamenti come modello da imitare da parte degli allievi. Questo atteggiamento può avere uninfluenza negativa sul loro Sviluppo, con una riduzione dei liveli di motivazione e soddisfazione nella pratica sportiva. Laissez faire. La leadership di tipo laissez faire denota, al contrario, un coinvolgimento minimo o addirittura nullo ed implica un disinteresse dell'allenatore sia nella pratica dell'allenamento che verso i propri allievi. Questo atteggiamento include comportamenti quali evitare responsabilità e presa di decisioni e spesso attività non collegate con la pr accompagnato da pria funzione, come parlare al telefono, non ascoltare le richieste degli allievi, ecc. Neutrale. La leadership di tipo neutrale è riferita a quei comportamenti nei quali non è possibile identificare il grado di coinvolgimento emotivo dell'allenatore. Un allenatore né convinto né completamente disinteressato. Questo puó esseremolto orientato alla tecnica che deve insegnare ma molto poco agli allievi che tale tecnica debbono apprendere. Transazionale. La leadership di tipo transazionale implica comportamenti che rinforzano il rapporto allenatore allievo attraverso premi o punizioni. Le attività a cui l'allenatore dà importanza sono discutere come assegnare premi e punizioni, come controllare e reagire a infrazioni delle regole o deviazioni da comportamenti standard da parte degli allievi. Il rapporto è contrassegnato da uno scambio tra il comportamento dell'allievo a cui l'allenatore può assegnare un premio se giudica to conforme alle regole stabilite o, al contrario, fornire una punizione se infrange la regola o non raggiunge un determinato obiettivo. In sintesi, se l'allievo ottiene buoni risultati, l'allenatore ricambia con apprezzamenti e riconoscimenti, se al contrario l'allievo non migliora la propria prestazione viene biasimato, se non punito. In una versione più accettabile, l'allenatore può premiare l'allievo, anche in assenza del risultato, per l'impegno profuso. Comunque il rapporto si basa su uno Scambio di comportamenti tra allievo e allenatore. Trasformazionale. La leadership trasformazionale è un processo che permette agli allenatori di trasformare gli stessi atleti in leader, promuovendo negli atleti lo sviluppo di alcune loro caratteristiche personali (Competenza, Fiducia, Connessione e Carattere). Implica comportamenti per migliorare, ispirare e sfidare gli atleti con l'obiettivo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi nel loro sport specifico, quali la prestazione, la partecipazione e lo sviluppo personale (Bass, Riggio, 2006).La leadership di tipo trasformazionale è centrata sulla persona. Enfatizza gli obiettivi e le caratteristiche individuali dell'allievo realizzando esperienze pratiche di qualità molto soddisfacenti. Relativamente alla sua efficacia sul campo, cè una notevole produzione scientifica che evidenzia il rapporto tra la leadership trasformazionale e il raggiungimento di risultati positivi in molti settori e diverse culture (economia e management, formazione, sanità, forze armate, sport, ecc.). Sappiamo anche come questo atteggiamento funzioni: e evidenziano che la leadership trasformazionale cambia il modo in cui gli allievi percepiscono i loro compiti, essi stessi, le loro relazioni con gli altri ed il loro approccio al contesto (Turnnidge, molte Côté, 2016). Per ultimo, precedenti studi hanno dimostrato che questo tipo di leadership può essere appreso e sviluppato (Barling et al.1996). A volte si equivoca che per far questo occorrano sforzi titanici realizzati da persone straordinarie dotate di eccezionali capacità. Invece, molte ricerche hanno dimostrato che piccoli, ma quotidiani comportamenti poSsono condurre ad acquisire una efficace leadership trasformazionale (Barlinget al, 1996; Barling, 2014). La leadership trasformazionale nello sport è stato oggetto di molteplici studi di cui, di seguito in maniera sintetica, si riportano le risultanze. Un utilizzo corretto della TFL è associato a risultati positivi a livello individuale e di gruppo, Come soddisfazione dell'atleta, sforzo, prestazioni e coesione di gruppo(Arthur et al., 2011; Charbonneau et al, 2001; Rowold, 2006; Stenling e Tafvelin, 2014). In particolare, Vella et al. (2013) hanno dimostrato che i comportamenti di Coaching trasformazionale sono collegati allo sviluppo personale dei giovani nello sport, incluse le abilità personali, sociali e cognitive, le capacità di stabilire obiettivi e prendere iniziative. Infine Tucker et al. 2010, hanno dimostrato una minore presenza di atteggiamenti aggressivi in allievi coinvolti in pratica di tipo trasformazionale. L'efficacia della TFL nello sport sembra quindi rispecchiare la sua influenza positiva dimostrata in altri contesti. Nella tabella 1 sono evidenziati i risultati ottenuti da allenatori con un forte approccio di tipo trasformazionale.
TFL A CONFRONTO CON ALTRI MODELLI DI COMPORTAMENTO NELLO SPORT
La TFL non contraddice altri modelli di leadership definiti nel settore sportivo. Al contrario la ricerca ha dimostrato Come questI si integri con le piu accreditate teorie del coaching esistenti. Nello specifico, è parallela all'adozione di modelli contemporanei di leadership di coaching incentrati sulle relazioni. I| modello di Jowett (Jowette Cockerill, 2003) ė un esempio notevole che rivela il potere delle relazioni allenatoreatleta che caratterizzano la vicinanza, I'impegno e la complementarità. Altre ricerche sportive riguardano piu direttamente la leadership degli allenatori e il modello multidimensionale di leadership sportiva di Chelladurai (1990) pone le aspettative degli atleti per gli allenatori come una componente che influenza la leadership. TFL si allinea anche ai modelli esistenti che descrivono il modo in cui gli allenatori possono plasmare le esperienze degli atleti adottando stili che privilegiano componenti come il supporto della loro autonomia oppure stili orientati alla direzione prescrittiva degli allenatori. In particolare, Smit Smoll e colleghi hanno pubblicato numerosi studi a Supporto dei risultati positivi che si verificano quando gli allenatori utilizzano un approccio orientato allo sviluppo personale, dimostrandone alti livelli di comportamenti di supporto e istruttivi. Allo stesso modo, gli allenatori possono adottare uno stile di allenamento a supporto dell'autonomia usando comportamenti che favoriscono negli atleti la possibilità di operare delle scelte. Gli allenatori debbono riconoscere ed accettare i sentimenti dei loro alliavi evitando un rigido controllo dei loro comportamenti.Sebbene ciascuno di questi modelli e stili di allenamento rifletta determinati elementi della TFL, questa comunque rappresenta un nuovo approccio nel contesto dello sport perché integra questi elementi in un unico stile di leadership.
LE 4 DIMENSIONI PRINCIPALI (LE 4 I IN INGLESE
Sebbene TFL implichi una costellazione di mportamenti, la sua applicazione continua ha definito un modello che coinvolge quattro dimensioni principali (Bass, Riggio, 2006):
1. Influenza ldealizzata;
2. Ispirare Motivazione;
3. Stimolazione Intellettiva;
4. Considerazione
Individuale. Influenza ldealizzata Comportarsi come si predica Nella Influenza ldealizzata l'allenatore è coinvolto in comportamenti che hanno lo scopo di guadagnarsi la fiducia ed il rispetto dei propri allievi, proponendosi come un modello positivo. Allievi che rispettano e credono nel loro allenatore è probabile che siano portati ad emularne i comportamenti in ogni loro interazione. L'influenza idealizzata implica comportamenti quali discutere e proporre come modelli valori sociali ed opinioni e mostrare vulnerabilità ed umiltà. Proporre modelli di comportamenti positivi significa per l'allenatore fare ciò che è giusto e non ciò che è conveniente. Implica inoltre la necessità dell'allenatore di dichiarare e non nascondere le proprie opinioni.Infine mostrare umiltà e vulnerabilità comporta scusarsi per i propri errori e condividere le esperienze con gli allievi.
Ispirare Motivazione Credere nei propri allievi Gli allenatori ispirano i loro allievi attraverso quello che dicono e che fanno. ll primo esempio di ispirare motivazione è relativo alla condivisione con gli allievi degli obiettivi e delle aspettative. Un secondo elemento è rappresentato dall'esprimere agli allievi la piena fiducia nelle loro capacità. Definendo chiaramente le aspettative ed incoraggiando gli allievi nel perseguire stimolanti, ma raggiungibili obiettivi, l'allenatore comunica loro che egli crede fermamente nelle loro potenzialità. In terzo luogo, l'implementazione di una visione collettiva implica una visione convincente per la squadra o il gruppo di allievi e promuove un senso di unità. Infine, ispirare motivazione consiste nel fornire ruoli e compiti significativi e impegnativi. Utilizzando questo tipo di comportamenti, L’ allenatore può migliorare la comprensione da parte degli allievi dell'importanza del valore dei loro compiti e ruoli.
Stimolazione Intellettuale Coinvolgere gli allievi nel processo dell'allenamento Questa dimensione della leadership trasformazionale si riferisce alla possibilità che l’allenatore renda più indipendenti i propri allievi facendo vedere le cose anche da punti di vista diversi. E in grado di suscitare negli allievi la possibilità di contribuire con idee e alternative nuove. La stimolazione intellettuale consiste anche nel condividere la presa di decisione e le responsabilità di leadership, tanto da prevedere per gli atleti opportunità per condurre esercitazioni, proporre esercizi o aiutare altri compagni. Infine, l'allenatore che utilizza la stimolazione intellettuale deve enfatizzare il processo di allenamento. A tal fine, I'allenatore deve incoraggiare i propri atleti nelI'impegnarsi in compiti anche difficili e valorizzare lo sforzo di apprendimento, piuttosto che solo i risultati.
Considerazione Individuale Insegnamento centrato sulla persona
Questa dimensione della leadership trasformazionale si riferisce alla possibilità che l'allenatore crei un contesto di apprendimento inclusivo e di sostegno per gli allievi. Tale contesto può essere realizzato nutrendo un vero interesse verso i sentimenti e le opinioni degli allievi, in modo tale da adattare le attività per soddisfarne esigenze e bisogni. L'allenatore deve mostrare un genuino coinvolgimento nelle preoccupazioni degli allievi anche per quel che concerne la loro vita al di fuori dello sport. In secondo luogo, l'allenatore può creare un ambiente positivo riconoscendo i successi degli atleti, ringraziarli per i feed-back sui loro comportamenti (sia nello sport che al di fuori di esso).
È importante considerare la ricaduta pratica della leadership trasformazionale e quindi passare dal quadro teorico delle 4 dimensioni principali ad azioni da mettere in atto da parte degli allenatori. Nella tabella 2, accanto alle 4 dimensioni principali, sono riportati i positivi risultati ottenuti dagli allenatori cosi come osservati nelle ricerche citate. Ad esempio, IInfluenza ldealizzata potrebbe essere rappresentata dagli allenatori che discutono dei loro valori personali con i propri atleti e agiscono in conformità con questi valori. Gli allenatori trasformazionali praticano ciò che predicano e, quindi, quando sottolineano l'importanza di comportamenti pro-sociali tra compagni di squadra o avversari (ad esempio aiutare gli altri) dovrebbero impiegarli nelle loro interazioni con atleti e altri allenatori. In secondo luogo, I'ispirare motivazione può essere migliorata quando gli allenatori trasmettono entusiasmo e ottimismo nelle capacità dei loro atleti. Mantenendo grandi aspettative e incoraggiando gli atleti a fissare obiettivi stimolanti, gli allenatori trastormazionali comunicano di credere nel potenziale dei loro atleti. In terzo luogo, gli allenatori possono facilitare la stimolazione intellettuale sfidando i loro atleti ad avvicinarsi criticamente alle loro attività sportive. Ad esempio, gli allenatori possono cercare le opinioni e i punti di vista degli atleti ponendo domande come "Perché pensi che questa strategia di gioco non abbia funzionato? o "Quale esercitazione pensi che dovremmo fare per migliorare questa abilità?" Incoraggiando gli atleti a risolvere i problemi e contribuendo con nuove idee, gli allenatori possono offrire preziose opportunità di sviluppo. Infine, attraverso la Considerazione Individuale, gli allenatori premurosi possono fare uno sforzo Concertato per capire i loro atleti. Ciò può comportare la discussione di questioni sia sportive che non legate allo sport, nonché l'adattamento delle attività sportive alle esigenze o alle capacità dei singoli atleti. Gli allenatori debbono poter riconoscere quando gli atleti stanno vivendo una giornata difficile, anche per motivi non legati all'attività sportiva, e adattare di conseguenza il loro piano di allenamento.
È importante considerare la ricaduta pratica della leadership trasformazionale e quindi passare dal quadro teorico delle 4 dimensioni principali ad azioni da mettere in atto da parte degli allenatori. Nella tabella 2, accanto alle 4 dimensioni principali, sono riportati i positivi risultati ottenuti dagli allenatori cosi come osservati nelle ricerche citate. Ad esempio, IInfluenza ldealizzata potrebbe essere rappresentata dagli allenatori che discutono dei loro valori personali con i propri atleti e agiscono in conformità con questi valori. Gli allenatori trasformazionali praticano ciò che predicano e, quindi, quando sottolineano l'importanza di comportamenti pro-sociali tra compagni di squadra o avversari (ad esempio aiutare gli altri) dovrebbero impiegarli nelle loro interazioni con atleti e altri allenatori. In secondo luogo, I'ispirare motivazione può essere migliorata quando gli allenatori trasmettono entusiasmo e ottimismo nelle capacità dei loro atleti. Mantenendo grandi aspettative e incoraggiando gli atleti a fissare obiettivi stimolanti, gli allenatori trastormazionali comunicano di credere nel potenziale dei loro atleti. In terzo luogo, gli allenatori possono facilitare la stimolazione intellettuale sfidando i loro atleti ad avvicinarsi criticamente alle loro attività sportive. Ad esempio, gli allenatori possono cercare le opinioni e i punti di vista degli atleti ponendo domande come "Perché pensi che questa strategia di gioco non abbia funzionato? o "Quale esercitazione pensi che dovremmo fare per migliorare questa abilità?" Incoraggiando gli atleti a risolvere i problemi e contribuendo con nuove idee, gli allenatori possono offrire preziose opportunità di sviluppo. Infine, attraverso la Considerazione Individuale, gli allenatori premurosi possono fare uno sforzo Concertato per capire i loro atleti. Ciò può comportare la discussione di questioni sia sportive che non legate allo sport, nonché l'adattamento delle attività sportive alle esigenze o alle capacità dei singoli atleti. Gli allenatori debbono poter riconoscere quando gli atleti stanno vivendo una giornata difficile, anche per motivi non legati all'attività sportiva, e adattare di conseguenza il loro piano di allenamento.
FORMARE GLI ALLENATORI ALLA TFL
L'importanza di uno stile TFL e il suo potenziale per influenzare positivamente lo sviluppo degli atleti rende sempre più necessaria lintroduzione di questa tematica nella formazione degli allenatori che si occupano di attività giovanile. Formare gli allenatori sportivi giovanili a far diventare leader i propri allievi rappresenta un accattivante sfida per il futuro.La ricerca, in diversi contesti, tra cui quello militare, quello delle organizzazioni e anche nel campo dell'educazione fisica SColastica, dimostra che i comportamenti TFL possono essere migliorati attraverso la formazione e, in definitiva, possono miglio rare i risultati dei destinatari finali (Kelloway,Barling, 2000). Ricerche sperimentali più recenti hanno dimostrato successi significativi nello sviluppo di comportamenti trasformativi. Nel contesto dell'educazione f isica, Beauchamp et al. (2011) hanno rivelato che gli studenti apprezzano molto gli allenatori che utilizzano comportamenti di tipo tra sformazionale riportando livelli di motivazione ed autoefficacia più alti. Applicando l'allenamento TFL nell'ambiente sportivo giovanile, Vella et al. (2013b) hanno scoperto che il loro intervento era associato a tassi più elevati di Coaching trasformazionale percepito, oltre a esperienze di miglioramento più positive tra gli atleti.
LA PROPOSTA PRATICA: IL WORKSHOP SULLA TFL
Allo scopo quindi di introdurre i concetti relativi alla TFL nei percorsi formativi degli allenatori, Côté e Turnnidge hanno messo a punto un workshop pratico di intervento. Il workshop ha un carattere essenzialmente interattivo in quanto gli allenatori che vi partecipano sono coinvolti in alcune attività pratiche che hanno l'obiettivo di indurre una riflessione sui loro comportamentied in generale sul loro modo di interagire con gli allievi. Allo scopo di rendere questo processo di riflessione personale piu efficace si sono declinate in comportamenti reali 4 dimensiorni principalil. La tabella 3 riporta infatti 11 comportamenti reali che afferiscono alle 4 dimensioni principali del modello TFL. II workshop si articola in diverse fasi che, in maniera sintetica, possono essere cosi descritte:
1. introduzione dal punto di vista teorico del modello della leadership trasformazionale illustrandone le principali carat teristiche, soprattutto in confronto con gli altri tipi di leadership.
2. ldentificazione da parte dei partecipanti delle caratteristiche di efficacia dell’allenatore ideale, attraverso una serie di domande prestabilite.
3. Identificazione di esempi pratici che gli allenatori devono riferire alle quattro dimensioni principali del modello.
4. Valutazione iniziale dei comportamenti TFL di ciascun allenatore attraverso la ruota del profilo leadership (figura 3)
5. Visione di alcuni videoclip, dove gli allenatori devono identificare la natura dei comportamenti adottati dal tecnico e proporre eventuali alternative.
6. Esercitazioni in piccoli gruppi su ciascuna delle 4 dimensioni principali, nelle quali ciascun allenatore dovrebbe far emergere quali comportamenti ha intenzione di provare ad iniziare, smet tere o continuare ad utilizzare.Il workshop prevede anche una fase a distanza dove ciascun allenatore sarà impegnato, coadiuvato da un partner, ad identificare in maniera autonoma quali progressi sta realizzando nel percorso di acquisizione del modello TFL. Tale attività comporta, da parte dell'allenatore, lidentificazione per ciascuna dimensione di quali possibili strategie mettere in atto, quali i possibili osta coli e le relative soluzioni da adottare.
CONCLUSIONI
Considerando il ruolo fondamentale che le relazioni svolgono nel facilitare una corretta pratica sportiva, non sorprende che i ricercatori e le organizzazioni sportive abbiano trascorso decenni a comprendere come promuovere relazioni positive tra allenatore e atleta. In effetti, è emerso un intero campo di ricerca sulla pratica sportiva giovanile, che ha portato a:
1 numerosi modelli che concettualizzano potenziali approcci di allenamento per promuovere lo sviluppo degli atleti;
2 numerosi interventi che mirano di conseguenza a promuovere questi approcci nel campo della formazione. Tuttavia, TFL si integra e si aggiunge a questo emergente Corpus di conoscenze, come approccio di leadership centrato sulla persona che presenta lo sviluppo dell'atleta come una priorità nelle relazioni allenatore atleta .La maggior parte della ricerca sulla TFL nello sport fino ad oggi si è concentrata sull'esame dei tipi di risultati ottenuti da questo approccio. Per il futuro invece è indispensabile che i ricercatori esaminino la scatola nera del TFL per esplorare come e perché questo approccio contribuisca ad un miglioramento dello sviluppo dei giovani atleti. Ad esempio, la ricerca futura potrebbe studiare come variabili quali motivazione, compiti significativi, dinamiche di gruppo e clima motivazionale fungano da mediatori tra leadership trasformazionale e pratica sportiva. Poiché la letteratura sulla TFL è stata dominata da progetti correlativi basati su questionari, è anche necessario abbracciare una varietà di progetti e metodologie di ricerca per gettare nuova luce sul funzionamento interno della TFL. Ad esempio, studi longitudinali possono aiutare sia a rafforzare le prove in relazione alla causalità dei meccanismi basati sul processo sia
a illustrare la natura dinamica delle relazioni allenatore-atleta nel tempo. Gli studi qualitativi possono servire a fornire un quadro approfondito e contestualizzato delle percezioni degli allenatori, degli atleti e delle altre parti interessate nei processi che intluernzano lo sviluppo degli atleti. Inoltre, i metodi osservativi possono aiutare a scoprire i processi comportamentali alla base dell'associazione tra coaching trastormazionale e corretta pratica sportiva e conseguente raggiungimento degli obiettivi.I risultati di tali studi possono consentire a ricercatori e professionisti di: a. informare i tecnici sull'importanza del coaching trasformazionale;
b. offrire informazioni su come integrare questo stile di allenamento nella pratica e nella competizione;
c. progettare, implementare e valutare interventi formativi che aiuteranno gli allenatori a sviluppare i loro comportamenti TFL In tal modo, tale modello può fornire una visione approfondita di come le relazioni tra allenatore e atleta di alta qualità possano favorire il raggiungimento degli obiettivi a lungo termine di una corretta pratica sportiva giovanile quali l'ottenimento di prestazioni sportive di eccellenza, la partecipazione di un numero maggiore di praticanti e il loro corretto sviluppo personale. Dal punto di vista operativo, l'introduzione di strumenti pratici, quali il workshop sulla TFL, nei percorsi formativi per i tecnici dei settori giovanili, potrà contribuire ad una maggiore riflessione sull'importanza di una formazione più qualificata per questi operatori cosi strategicamente importanti. In modo particolare si potrà colmare una lacuna sempre più avvertita, anche dagli stessi allenatori, sull'acquisizione di competenze intrapersonali, e che comunque riguardino la necessità di aumentare il proprio potenziale didattico.
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