METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO
PER LA RICEZIONE
RELATORE PROF. LUCIANO PEDULLÁ
Le caratteristiche principali di un buon ricettore sono
FISICHE - Condizionali (capacità di forza a livello degli arti inferiori)
- Coordinative (valutazione spazio-temporale coordinazione oculo-manuale)
MENTALI - Capacità attentiva e volitive
L'elemento fondamentale dell'allenamento per la ricezione è la corretta posizione del piano di rimbalzo.
La sensibilità e il contatto sulla palla sono determinanti per un buon risultato tecnico.
L'importante è porre l'attenzione sulla capacità di contrarre le braccia al contatto sulla palla e immediatamente rilassarle "ricordo che le braccia rilassate favoriscono lo spostamento".
Oltre all'allenamento del bagher frontale "caratteristico nella prima fase giovanile under 12/13" sarà analizzata ed esercitata la tecnica del bagher laterale.
La progressione didattica deve rispettare i principi fondamentali dell'allenamento - Progressività del carico di lavoro e quantita - intensità di allenamento che sono inversamente proporzionali.
La programmazione del piano di allenamento deve prevedere esercizi di carattere analitico, sintetico e globale.
Per quanto riguarda la tattica di ricezione ci sono differenti linee di pensiero. A livello internazionale, ad esempio le squadre Asiatiche preferiscono far ricevere l'opposto e non l'attaccante di prima linea.
L'importante è definire bene gli spazi e le competenze in campo, soprattutto nelle zone di conflitto.
Un'indicazione che tendo a dare alle mie atlete è di ricevere la palla alla propria sinistra.
Nella scelta tattica è fondamentale valutare la zona e il tipo di servizio che effettuerà il giocatore in battutta.
Ci sono differenze di traiettoria e angoli di arrivo della palla.
L'allenamento tattico è sempre collegato all'azione di attacco e copertura.
All'interno del video potete vedere alcune delle molteplici progressioni tecniche con una catena didattica specifica per l'allenamento della ricezione.
Buona Visione e felice giornata.
Stefano Lorusso
Buona Visione e felice giornata.
Stefano Lorusso
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