lunedì 8 agosto 2011

STABILISCI LA ROTTA DEFINISCI I TUOI OBIETTIVI

Un caro saluto a tutti i lettori del mio blog. All'interno del post troverai un sunto tratto dal libro "Istruzioni per vincere" di Livio Sgarbi, famoso Mental Coach ed esperto in P.N.L. di molti atleti, allenatori e squadre di altissimo livello internazionale. Buona lettura e arrivederci al prossimo post.


STABILISCI LA ROTTA

DEFINISCI I TUOI OBIETTIVI



Nessuna nave lascia il porto senza avere stabilito prima la rotta da seguire. È già difficile raggiungere la destinazione quando si conosce, figuriamoci che probabilità abbiamo di arrivare se stiamo agendo a casaccio. Stabilire gli obiettivi è fondamentale per una serie di motivi.



a) Quando abbiamo stabilito con esattezza l’obiettivo che vogliamo raggiungere, attiviamo il S.A.R. sistema di attivazione reticolare del nostro cervello, che darà priorità a tutto ciò che conduce verso l’obiettivo stesso.

b) Aumenta la motivazione. L’idea di raggiungere la meta prefissata aumenta il desiderio di vittoria e di conseguenza migliora la qualità dell’impegno profuso.

c) Struttura il potere dell’immaginazione creativa. Fissando gli obiettivi, la mente crea subito un’immagine di noi che raggiungiamo l’obiettivo, questo ci aiuta a sfruttare il potere dell’anticipazione mentale.

d) Aiuta a evitare le distrazioni. Quando abbiamo qualcosa su cui ci concentriamo le nostre risorse, si focalizzano su quella precisa situazione evitando le ingerenze esterne.

e) Se conosciamo il punto finale cui vogliamo arrivare in un determinato periodo, è possibile capire a che punto siamo in qualsiasi momento e di conseguenza agire in maniera appropriata.

Stabilire l’obiettivo e scegliere la rotta da seguire è il primo passo verso il successo. Questi possono essere a lungo, medio o breve termine. Gli obiettivi a lungo termine fanno riferimento a tempi che vanno da un anno e oltre, quelli a medio termine da un mese a un anno. Quelli a breve termine fanno riferimento a pochi giorni massimo un mese.

L’obiettivo a lungo termine deve essere suddiviso in mini cicli a medio e breve termine. Ad esempio una squadra di pallavolo che punta a vincere il campionato della sua categoria, si pone varie tappe durante l’anno con un ammontare preciso di punti o partite vinte per conquistare il massimo risultato. Per fare un ottimo lavoro si pongono degli obiettivi intermedi in modo da fornire motivazioni più immediate. Ad esempio il passaggio dalla fase provinciale a quella regionale o il raggiungimento dei playoff. Inoltre ogni tappa sarà scomposta ulteriormente in micro obiettivi che rappresentano le singole partite settimanali.

Non esistono individui motivati e altri demotivati, ci sono invece obiettivi che motivano o demotivano.

Siamo tutti esseri umani con la capacità di entusiasmarci e al contempo deprimerci, quello che fa la differenza è l’obiettivo che ci poniamo.

Credo che qualsiasi attività in cui una persona decide di impegnarsi dovrebbe essere vissuta con entusiasmo e passione. Intorno ad una squadra ruotano persone che sono ugualmente impegnate a vincere ovviamente attraverso un impegno e ruolo diverso “dirigenti, fisioterapisti, magazzinieri, ecc... ” ma il concetto non cambia. Ognuno esercita il proprio lavoro mettendo a disposizione del team la propria professionalità e deve sentirsi parte integrante del progetto e dell’obiettivo da raggiungere.



Gli obiettivi rappresentano i nostri limiti. I nostri obiettivi, ci danno la direzione da seguire e definiscono gli standard, ma segnano il confine oltre al quale sarà difficile andare.

Quando abbiamo stabilito un obiettivo, dobbiamo sapere che sarà difficile ottenere di più. Stabilito un obiettivo, il nostro inconscio si adopera per muoversi all’interno dell’area di possibilità racchiusa dal perimetro stesso.

Le caratteristiche di un buon obiettivo. Chiariamo ora quali caratteristiche ogni obiettivo che sceglierai.



a) Specifico e misurabile. È inutile dire che vuoi vincere, devi specificare che cosa e come vuoi vincere. Questo serve per dare alla mente un messaggio preciso. Più è dettagliato e più sarà facile per la nostra mente costruire un’immagine definita e precisa della performance richiesta. Abbiamo già chiarito l’importanza della visualizzazione.



b) Positivo. L’obiettivo deve essere formulato in positivo meglio dire “devo fare bene”, che “non devo sbagliare”. In sostanza devi evitare di mettere nell’obiettivo quello che non vuoi accada e concentrati su cosa vorrai ottenere. Così facendo l’azione non si carica d’ansia da prestazione. In molte occasioni ho sentito dire, in momenti importanti, gli allenatori che invitavano i propri atleti, soprattutto giovani a non sbagliare il servizio o nel migliore dei casi a mettere la palla solo nel campo avversario. Il risultato è una maggiore percentuale di errore. Meglio far capire che non sarà una singola azione a definire il risultato ma la somma dei punti fatti. Insegniamo ai nostri atleti a osare, a essere coraggiosi. Meglio porsi l’obiettivo di fare punto che non sbagliare la battuta.



c) Definibile sulla scala temporale. Un obiettivo per essere efficace deve avere una scadenza. Senza un termine preciso ci diamo l’opportunità di posticipare il giorno della realizzazione che alla fine non arriverà mai. Sapere entro quando intendiamo raggiungere la menta prefissata, aiuta il nostro sistema nervoso a orientarsi e operare in maniera più produttiva, fattibile e motivante.



A questo punto possiamo incominciare il lavoro di goal setting, ossia di formulazione degli obiettivi.









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