martedì 3 marzo 2015

L'IMPORTANZA DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE 

NEL BAGHER DI RICEZIONE



Per migliorare la tecnica di ricezione, favorendone la precisione e aumentando l'economia del gesto, l'allenatore dovrà inserire nel suo piano di allenamento settimanale gli esercizi di mobilità articolare, perchè il suo carente sviluppo è un fattore limitante per l'apprendimento, il miglioramento e l'economia del gesto tecnico, poichè una scarsa escursione articolare aumenta il dispendio energetico e facilita l'affaticamento. La mobilità articolare è la capacità di compiere gesti con la massima escursione articolare possibile. I fattori che la facilitano oppure la limitano sono di natura anatomica e neurofisiologica regolativa. Anatomicamente sono importanti il tipo e la forma delle superfici articolari, le capacità di estensibilità dei tendini e dei muscoli ed è anche importante sotto il profilo psicomotorio imparare a rilassare la muscolatura. L'allenamento della mobilità articolare ha inoltre come obiettivo quello di mantenere dei rapporti armonici con la forza muscolare. In genere atleti che hanno un livello di forza elevato, possiedono una limitata capacità di mobilità, viceversa, atleti molto flessibili hanno meno forza. Normalmente il livello di mobilità è molto elevato nei giovanissimi e tende, con il passare degli anni, a limitarne i gradi di escursione. A parità di allenamento il calo di rendimento è maggiore nei maschi. Per questo motivo non bisogna mai trascurarla o abbandonarla, bastano anche solo 10/15 minuti per tre volte la settimana per conquistare e conservare un buon stato di funzionalità motoria. 
Nella meccanica del gesto tecnico con riferimento alla Bagher di ricezione si evidenzia l'importanza di una buona mobilità articolare sia a livello della caviglia "articolazione Tibio -Tarsica,(f1) 



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sia a livello Femoro. - Tibiale e Coxo - Femorale. Per il pallavolista le principali articolazioni da sollecitare sono:
- Articolazione Tibio-Tarsica (articolazione della caviglia)
- Articolazione del Ginocchio
- Articolazione Coxo-Femorale (articolazione dell'anca)
- Articolazioni della Colonna 
- Articolazione scapolo-omerale






E' importante durante gli esercizi di mobilità articolare che l'atleta abbia effettuato un buon riscaldamento e che sia psicologicamente predisposto a rilassarsi, in presenza di rigidità muscolare provocata da affaticamento muscolare o da eccessive situazioni emotive è meglio fare esercizi a bassa intensità. Dopo un bagno caldo di 10 minuti la nostra capacità di mobilità articolare migliora mentre si riduce al mattino appeni svegli, a basse temperature oppure dopo un allenamento molto intenso.
Una buona mobilità articolare è essenziale per migliorare le prestazioni in qualsiasi prestazione atletica.

ESERCIZI PER L'ARTICOLAZIONE TIBIO-TARSICA:

- Flessione plantare del piede (spinta verso il basso della punta del piede)
- Flessione dorsale del piede (tirare la punta del piede verso l'alto)
- Inversione e Eversione del piede (girare il piede all'interno ed all'esterno)
- Circonduzioni del piede
- Rotazione interna ed esterna del piede

ESERCIZI PER L'ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO:

- Estensione del ginocchio
- Flessione del ginocchio

ESERCIZI PER L'ARTICOLAZIONE COXO-FEMORALE:

- Estensione degli arti inferiori e del busto
- Flessione degli arti inferiori e del busto
- Slanci (estensione + flessione)
- Abduzione (portare l'arto inferiore esternamente)
- Adduzione (portare l'arto inferiore internamente)
- Slanci (abduzione + adduzione)
- Circonduzioni degli arti inferiori, del bacino e del busto



ESERCIZI PER LE ARTICOLAZIONI DELLA COLONNA VERTEBRALE:

- Estensione del busto
- Flessione del busto
- Flessione laterale del busto
- Rotazioni del busto

ESERCIZI PER L'ARTICOLAZIONE SCAPOLO-OMERALE:

- Estensione degli arti superiori
- Flessione degli arti superiori
- Slanci (estensione + flessione)
- Abduzione degli arti superiori
- Adduzione degli arti superiori
- Slanci (abduzione + adduzione)
- Estensione orizzontale degli arti superiori
- Flessione orizzontale degli arti superiori
- Elevazione e abbassamento delle spalle
- Rotazioni delle spalle
- Circonduzioni delle spalle

martedì 11 novembre 2014






ESERCIZI ANALITICI PER MIGLIORARE 

LA TECNICA DI RICEZIONE









Ciao amici, chi frequenta assiduamente il mio blog, sa che cerco di dare consigli, "spero utili", con riferimento alle tematiche sulla preparazione fisica, tecnica e tattica. Oggi propongo all'interno del post una serie di esercizi a carattere analitico per l'allenamento della ricezione.
Soprattutto per le giovani giocatrici il volume di allenamento da dedicare all'allenamento del Bagher di ricezione dev'essere molto alto, sia per la complessità del gesto tecnico sia per le molteplici abilità motorie da sviluppare per questo fondamentale. Non mi dilungo sulla spiegazione della tecnica del bagher di ricezione, perché vi ho già tediato a sufficienza nei post precedenti con minuziosa analisi. Il file lo trovate sul mio sito, all'indirizzo https://sites.google.com/site/professionalvolley/homenella cartella tecnica e tattica. A tal proposito vi comunico che sto ultimando un lavoro, che troverete in formato eBook con tutto quello che si può sapere e allenare per la fase "ricezione attacco". Saranno disponibili schede di lavoro con più di sessanta esercizi in forma analitica, sintetica e Globale. A breve vi comunicherò come poter scaricare il file con un minimo compenso. La parte grafica é stata realizzata in collaborazione con l'amico Carlo Brunetti a cui va un affettuosissimo ringraziamento. Vi auguro una felice serata. A presto. Lorusso Stefano.

giovedì 16 ottobre 2014


L'ALLENAMENTO DIVERTENTE

COME ALLENARE E DIVERTIRE UN GIOVANE ATLETA



RELATORE MARCO PAOLINI




Ciao amici oggi vi propongo un post molto interessante, con riferimento all'avviamento alla pallavolo e il minivolley che è il frutto di un corso di aggiornamento tenuto a Novara da Marco Paolini, docente nazionale e responsabile del progetto scuola della federazione italiana pallavolo. A livello maschile è evidente che il numero di bambini e successivamente le squadre partecipanti ai campionati giovanili sono molto scarsi. Questo, sia per le numerose proposte a livello sportivo e aggregativo che la società offre, sia probabilmente per l'incapacità degli istruttori e allenatori di motivare ed entusiasmare I giovani atleti.   Come spesso affermo, gli allenatori dediti all'attività  sportiva soprattutto a livello giovanile non dispongono della giusta preparazione in materia delle scienze motorie e didattica dell'allenamento. Lo stesso deve essere supportato da basi scientifiche, prevedendo una corretta programmazione didattica con esercizi propedeutici per l'attività in oggetto. Nel caso in cui non si disponga di una corretta formazione, come afferma Marco Paolini è meglio proporre dei giochi della tradizione "guardia e ladri, fulmine, ecc.." e in generale fare giocare.
Qui a fianco trovate il link dello stesso corso tenuto nelle Marche.http://www.marchevolley.org/webtv/?p=667  Ho pensato  proporre questo video, senza scrivere un riassunto del corso. Inoltre all'interno del mio sito nella cartella minivolley, "anche qui troverete il link su cui cliccare per poter accedere automaticamente" https://sites.google.com/site/volleyperformance/ 67 giochi propedeutici per l'attività del minivolley. Spero come sempre di esservi stato utile. Vi auguro un buon inizio di campionato e attività. Vi aspetto numerosi sul mio blog. A presto Stefano Lorusso.






lunedì 15 settembre 2014

FIPAV C.R PIEMONTE                                                                                          WORKSCHOP 2014


IL TALENTO NEL VOLLEY



Relatore: Simonetta Avalle 

Lo sviluppo tecnico dell’atleta:
l’individuazione dell’errore nel fondamentale e la sua correzione

È importante nell'atleta aumentare i tempi di concentrazione, attraverso il numero di ripetizioni.
L'attenzione e gli aspetti volitivi sono fondamentali per migliorare sia il livello tecnico individuale sia le performance in partita. Soprattutto nelle giovani atlete questa pressione fisica e mentale non deve pregiudicare la motivazione e il desiderio di allenarsi, correggersi e migliorare il proprio livello tecnico. Il limite dell'allenamento mediante la ripetizioni continua di una o più parti del movimento potrebbe creare monotonia e diminuire l'interesse, favorendo il precoce abbandono di questo gioco sportivo. L'allenatore dovrà essere, oltre che un insegnante un buon motivatore. Il risultato sportivo è sicuramente inscindibile dal miglioramento tecnico individuale. I tre fattori principali che limitano un corretto apprendimento della tecnica si possono riassumere in

Difficoltà nella valutazione spazio - temporale "la relazione che c'è tra il corpo lo spazio e la palla" 

La coordinazione tra gli arti inferiori e superiori e la capacità di differenziazione dei movimenti

Gli aspetti condizionali con particolare riferimento alla capacità di forza.


I modelli di prestazione tecnica, con riferimento ai fondamentali individuali sono diversi e ogni allenatore propone secondo le proprie conoscenze e convinzioni un modello in parte, o del tutto differente.
Per quanto riguarda il fondamentale di palleggio è di tendenza, a mio avviso far trattenere troppo la palla nelle mani limitando di molto la velocità di uscita dell'attrezzo. Il transfert "tra la palla tenuta" e il palleggio di appoggio o alzata nel gioco, non è immediato. Il rischio è di creare schemi motori di difficile trasformazione. Le esercitazioni per i fondamentali dovranno prevedere allenamenti analitici, "ad esempio contro il muro" o a coppie per favorire la capacità di gestione e la sensibilità nel controllo della palla. Ricordo inoltre che la traiettoria di arrivo della palla e il punto in cui le nostre atlete dovranno indirizzarla durante il gioco e differente dagli esercizi a coppie, dove la traiettorie è sempre frontale.
Molteplici sono gli esercizi per la correzione dei fondamentali e come dicevo in precedenza bisogna aver chiaro il modello di prestazione che si vuole dare con riferimento al fondamentale individuale. Analizzare la meccanica corretta del movimento e intervenire sulla catena cinetica che compone lo stesso. È chiaro che la pallavolo essendo uno sport di situazione altamente qualitativo sotto il profilo motorio necessità di una progressione didattica che comprenda sia la fase analitica e principalmente sintetica collegando parti del gioco come ad esempio la battuta alla ricezione.

domenica 10 agosto 2014



AFFINARE LE CAPACITÀ E MIGLIORARE LA PERFORMANCE


Ciao amici, chi frequenta assiduamente il mio blog, sa che oltre alle tematiche sulla preparazione fisica, tecnica e tattica, propongo all'interno dei post alcune ricerche dei più famosi studiosi con riferimento alla psicologia, al coaching e altre discipline umanistiche che possono migliorare le nostre abilità di coach.
Soprattutto per le giovani giocatrici la variabilità  di umore equivale alla variabilità di prestazione.  Secondo uno studio condotto nel 1999 su delle matricole dell’Università della California (“From Thought to Action: Effects of Process-Versus Outcome-Based Mental Simulations on Performance“), le tecniche di visualizzazione sono effettivamente efficaci, ma non tutte le visualizzazioni funzionano… anzi: visualizzare nel modo sbagliato potrebbe essere addirittura controproducente. Il file che  trovate sul mio sito, all'indirizzo https://sites.google.com/site/professionalvolley/homenella cartella Mental Training spiega alcuni semplici esercizi di visualizzazione che potranno essere utili come strumento di ricerca per un nuovo approccio metodologico. Buona visione e felice estate. Lorusso Stefano.




La motivazione all'azione nasce dal piacere intrinseco, fine a se stesso, che si prova proprio nello svolgere quella determinata attività. Più aumenta lo stato di benessere psico - fisico più aumenta le possibilità di migliorare e andare
oltre le proprie capacità