Post

Immagine
  LA DONNA ATLETA E L’INTERAZIONE CON L’ALLENATORE    Una serie di lavori recenti si è occupata di indagare quali siano, secondo gli atleti di ambo i sessi, le qualità peculiari che un allenatore dovrebbe possedere. Le tre caratteristiche prioritarie sono le stesse sia per gli atleti maschi sia per le femmine e privilegiano la sfera emotiva. L’autorevolezza, la capacità di comunicare e di prendersi cura dell’atleta sono le doti più apprezzate. Soprattutto le atlete ritengono che l’allenatore debba avere conoscenze tecniche elevate, energico, determinato, avere una buona capacità d’insegnare, essere “freddo” in situazioni di stress, cooperativo e voglioso di aiutare, rispettoso dell’atleta e motivato ad allenare quella squadra a prescindere dal livello. Secondo le atlete, inoltre le allenatrici incoraggiano maggiormente, sono più attente alle relazioni, hanno maggiori capacità comunicative, usano mediamente toni più pacati, sdrammatizzano l’errore e dedicano più tempo an...
Immagine
  ELEMENTI DI DIDATTICA DEI  GIOCHI SPORTIVI L’ALLIEVO E LA PALLA Andrea Ceciliani, Facoltà di scienze motorie, - Università degli Studi, Bologna Gli aspetti tecnico-tattici legati al rapporto con l’attrezzo  palla nei giochi sportivi Si analizzano gli aspetti tecnico tattici relativi al rapporto con l’attrezzo palla nei giochi sportivi. L’azione sulla palla, l’azione della palla, vengono collegate ai meccanismi mentali e alla possibilità di controllare lo spazio agendo sull’attrezzo di gioco. L’analisi si sposta, più nel dettaglio, sulle traiettorie della palla e sull’impulso di forza con cui l’atleta può controllarla, in relazione alla situazione contingente. L’azione sulla palla viene poi identificata nella tecnica di passaggio e di tiro, come elementi di con-trollo sull’attrezzo, e nella ricezione come elemento di reazione all’attrezzo. Segue una dettagliata esposizione didattica che evidenzia  gli elementi fondamentali per la costruzione di opportuni programmi...
Immagine
  ALLENAMENTO DI RAPIDITÀ  E AGILITÀ IN  ETÀ INFANTILE E ADOLESCENZA     AUTORE Stefano Desimoni   è Writer e Expert di preparazione fisica, laureato in Scienze Motorie. Stefano gioca in IBL dal 2005 vincendo 3 Guanti d'Oro e laureandosi Campione d'Italia nel 2010 e nel 2015. Vanta oltre 40 presenza con la Nazionale Seniores, con la quale ha vinto 2 Campionati Europei (2010 e 2012), un Bronzo alla Coppa Intercontinentale (2010), la partecipazione al World Baseball Classic 2013, partecipazione al Premier 12 (2015) e ha fatto parte al Global baseball Match Europa vs Giappone (2015). È inoltre preparatore atletico professionista, istruttore motorio, insegnate di educazione fisica nella scuola primaria, istruttore di baseball a livello scolastico, Personal trainer presso la palestra Go! Athletic Studio e Trainer di Crossfit 1 livello. Prima di tutto diamo una definizione di rapidità: “per rapidità, nello sport, si intende la capacità di raggiungere, in d...
Immagine
PALLAVOLO IN GIAPPONE TRADIZIONE PASSIONE DISCIPLINA Nel panorama internazionale della pallavolo, il Giappone rappresenta un caso studio affascinante. Nonostante la minore statura media rispetto ad altre nazioni top (come Brasile, Russia o Italia), le squadre giapponesi – sia maschili che femminili – continuano a distinguersi per organizzazione, velocità di gioco e straordinaria capacità difensiva. Ma cosa rende il modello giapponese così efficace? E, soprattutto, cosa può apprendere un allenatore europeo da questa cultura sportiva così diversa dalla nostra? In questo approfondimento esploriamo cinque pilastri del metodo giapponese e proponiamo spunti concreti per adattarli alla nostra realtà di palestra. 1. La cultura del dettaglio: la tecnica prima di tutto In Giappone, la tecnica è sacra. Già dalle scuole medie, gli atleti vengono educati con una cura maniacale per i fondamentali: ricezione, palleggio, attacco in salto, muro. Ma ciò che colpisce non è solo la ripetizione, bensì ...