venerdì 8 marzo 2024

 

IL BAGHER DI RICEZIONE DALLA 

RICERCA DEL TALENTO ALLA 

NAZIONALE GIOVANILE



NEI PROCESSI SELETTIVI LA RICERCA DELLA QUALITÀ DI QUESTO FONDAMENTALE  HA TRE IMPORTANTISSIME FASI - SENSIBILITÀ E INDIPENDENZA DEL PIANO DI RIMBALZO E RELAZIONE AL BERSAGLIO

Pasquale D’aniello Allenatore Nazionale Under 16

In questo articolo cercheremo, di definire le peculiarità che cerchiamo nelle giovanissime atlete da aggregare al gruppo della nazionale in merito al bagher di ricezione. Per prima cosa vanno definite le caratteristiche del ricettore, con la prima finalità di adeguarle alle richieste tecniche del servizio. Nei processi selettivi, prima presa di contatto sul territorio nazionale con le atlete futuribili, la ricerca della qualità di questo fondamentale ha tre importantissime basi, presupposti dell'individuazione del talento nel bagher.

 1. Sensibilità del piano di rimbalzo: in questa qualità si cerca di individuare quel bagher che sia in grado di fornire
la risposta tecnica adeguata alle diverse traiettorie generate sulla palla dal colpo in battuta, in base alle diverse tipologie di servizio. Si vuole, cioè, individuare un'atleta con un bagher in grado di ammortizzare, ad esempio, le traiettorie più tese piuttosto che dare spinta a quelle con parabole alte e lente. 

2. Relazione al bersaglio: ovviamente, individuata la caratteristica della sensibilità del bagher, contemporaneamente va analizzata la capacità del bagher "sensibile" di fornire una risposta in termini di precisione rispetto all'obiettivo da colpire. In questa caratteristica s' individuano le qualità dell'orientamento al bersaglio e di tutte le sue componenti in termini, come detto, di precisione e controllo del fondamentale. 

3. Indipendenza del piano di rimbalzo:
questa qualità è sempre più necessaria alla luce di quanto detto nel precedente articolo in merito alla grande incidenza che ha la battuta nella pallavolo giovanile moderna. La grande aggressività che sempre più riscontriamo nel servizio ha ridotto sempre più i tempi della fase di volo della palla dal momento in cui viene impattata dal colpo in battuta f ino a quando viene intercettata dal ricettore (tempi strettissimi, in questa fascia d'età misurabile in un tempo che va da 1 a 0,8 secondi). Questa situazione rende sempre più importante individuare, sin dai momenti valutativi iniziali, la caratteristica dell'indipendenza. Questo vuol dire che un bagher sensibile e in relazione al bersaglio deve poter essere realizzato anche in situazioni in cui il bagher va ad attivarsi in condizioni più
precarie, con le braccia che devono visive (nell'età di cui si parla, di dare la stessa risposta tecnica anche in situazioni di colpo fuori dall'asse corporeo, quindi dando grande enfasi nell’ effettuazione  del bagher laterale senza che ciò incida in alcun modo sulle altre due caratteristiche del talento di cui sopra: il bagher di ricezione dev'essere orientato e sensibile in tutte le condizioni di attivazione ed esecuzione proprie di questo gesto. Il primo esame tecnico volto all'individuazione del talento nel bagher, quindi, deve tener conto di queste tre caratteristiche così come elencate. Ciò presuppone che si vada ad individuarle attraverso nsercitazioni semplici: in fase analitica, il lavoro di bagher, dalle esercitazioni più semplici a quelle più complesse, effettuato in risposta al palleggio, al palleggio in salto e al colpo controllato che ne stimolino la risposta più varia e più adeguata (sensibilità), per poi trasporlo in una situazione di gioco 4 contro 4 che parta dal servizio; un lavoro sintetico di ricezione e attacco a coppie (prima facendo attaccare chi non ha ricevuto, poi rendendo libera la scelta del palleggiatore sull'attaccante da attivare e, successivamente, inserendo nel lavoro anche l'interazione dei due ricettori con un centrale con diversi punti d'ingresso (relazione al bersaglio); porre un elastico, per tutta la lunghezza del campo, sui 4,5/5 mt dietro ai ricettori così obbligandoli a non indietreggiare per effettuare il bagher e nel contempo andandos ı provocarne, il più possibile, l'utilizzo del bagher laterale. Quelli appena citati sono solo alcuni dei lavori, come detto alquanto semplici, che hanno l'obiettivo di darci una risposta immediata sul talento del ricettore in esame e consentire cosi di andarne ad individuare anche le e eventuali debolezze e criticità. Ovviamente, una volta individuato il talento, si vanno ad analizzare altri aspetti altrettanto importanti e caratterizzanti il fondamentale. In primis, gli elementi che servono ad individuare e potenziare gli aspetti legati alla valutazione della traiettoria.

 1 Percezione: questa caratteristica verte molto sulle qualità attentive del ricettore, in ogni caso facendogli comprendere quanto sia importante e tutt'altro che scontato porre la massima attenzione su tutto quanto precede il colpo in battuta del giocatore al servizio, sia in termini di individuazione della tipologia del servizio utilizzato che di caratteristiche del giocatore in battuta. 

2 Lettura: in questo caso le differenze della qualità tecnica tra diversi ricettori si basano sulle loro capacità visive (nell'età di cui si parla, di frequente ci si può imbattere in problematiche giovanili legate legate a situazioni patologiche della vista ancora non compiutamente individuate, né del tutto definite).
Contemporaneamente, vanno analizzate e poi potenziate le attitudini motorie relative, fin qui solo valutate in relazione all'individuazione del talento. In merito alle suddette attitudini va specificato che, oltre a quanto verificato nell' ambito dei processi selettivi sul territorio, il lavoro che le riguarda viene più spesso strutturato in momenti diversi (negli stage nazionali o, comunque, nel corso dei primi collegiali della nascente nazionale Under 16). Il primo concetto che le riguarda è quello dell'anticipazione, una caratteristi-ca che sempre più si vede nei ricettori più attrezzati nell'alto livello, quella capacità che viene in evidenza nel momento in cui il ricettore non "subisce" la traiettoria ma, piuttosto, la aggredisce cercando di evita-re che la palla vada a superare l'asse delle spalle, di fatto provocandone l'intercettazione davanti a tale asse così da renderne più agevole la traiettoria di uscita della palla stessa dal piano di rimbalzo. L'altro concetto da individuare e sviluppare è quello del dinamismo dei piedi, col presupposto di un'articolazione tibio-tarsica assolutamente libera e flessibile, allo scopo di avere massimo appoggio del piede anche in situazione di compressio-ne, ma anche di essere nelle condizioni di favorire gli aggiustamenti degli arti inferiore allo scopo di favorire il più possibile il posizionamento del piano di rimbalzo. I lavori che proviamo a sviluppare e incrementare nel corso dell' attività della nazionale Under 16 sono basati, ad esempio, sulla destabilizzazione (partenza del ricettore in appoggio monopodalico, appoggio dell'altro piede solo nel momento del colpo in battuta ricettore che al momento del servizio fa un balzo a piedi pari verso destra o verso sinistra per poi riallineare e ricevere ricettore spalle al campo da cui proviene la battuta, frontalità solo al momento in cui si percepisce il colpo in battuta...). Questi lavori hanno la grande qualità di poter essere proposti in analitico, sintetico e globale, di provocare
una grande attenzione a ciò che succede al servizio, a dare enfasi al dinamismo dei piedi e, aspetto non secondario, a sviluppare in concreto il senso della percezione
di ciò che avviene. Non si può, in conclusione, non prendere in considerazione gli aspetti della specificità del ruolo, di sicuro più pratici e più vicini al risultato, in termini di risposta, che ogni allenatore vuole raccogliere nelle proprie atlete. Intanto si lavorerà sulla capacità che un ricettore di buona prospettiva deve avere in merito alla sua capacità di adattabilità alle traiettorie, in continuità con quanto si è già verificato sia in termini di individuazione del talento che per quanto attiene le sue attitudini motorie. Giova sottolineare ancora una volta che particolarmente in questo ambito deve essere ben chiara la capacità di avere un piano di rimbalzo indipendente, che sappia, cioè adattarsi a tutte le possibili traiettorie rispettando il "durante" (bagher laterale con facilità d'intervento anche in situazioni di equilibrio precario o appoggio monopodalico) e il "dopo" (non partire in posizione di ricezione troppo distanti dalla rete, di fatto andando a rendere problematici i tempi più veloci di esecuzione dell'at-tacco, oltremodo complicando, quindi, le transizioni tipiche del ricettore - attaccante nel cambio-palla). Altro aspetto è quello che occorre curare con maggiore attenzione il lato, destro o sinistro che sia, nel quale il ricettore fa maggiormente fatica, potenziando il lavoro dopo averne preventivamente verificato le problematiche tecniche o dinamiche e stabilendo su cosa intervenire. Sempre per quanto riguarda la specifi-cità del ruolo non vanno, ovviamente, dimenticati gli aspetti che hanno un maggiore coinvolgimento nella sfera della personalità dell'atleta in formazione. In primis, va verificata subito la "leadership" trai inostri ricettori, dote tipica di quel ricettore che saprà prendersi maggiori responsabilità, sia in ordine allo spazio da occupare che al momento del match in cui ciò avviene. Occorre anche tener presente che non sempre c'è piena corrispondenza tra leadership e capacità tecniche: va rilevato, in ogni caso, che un 'atleta con questo tipo di personalità, con questo "coraggio", va sempre e comunque incentivato a ciò, oltre ad essere messo nelle condizioni di migliorarsi sempre nell'ambito di cui si scrive. Ultimo aspetto, ma solo in ordine alla cronologia della trattazione, è quello della gestione dell'errore. Posto che quest’ultimo è un aspetto essenziale della crescita, il tecnico che lavora su questo dovrà, a mio parere, spostare l'attenzione del ricettore che sbaglia sulla sua capacità di reazione all'errore stesso. Impossibile immaginarsi un ricettore infallibile (basta guardare una partita di altissimo livello per rendersene conto), quello che va fatto metabolizzare all 'atleta giovane è che l'errore è parte del gioco e in quanto tale incide sulla sua prestazione come un qualsiasi altro errore in altre situazioni di gara, invogliandolo a comprendere la tipologia di errore commesso da una valutazione di posizionamento tecnico e trovare adeguate soluzioni.

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